Quarrata (Pistoia), 1 dicembre 2023 – Sono passate più di tre settimane dall’alluvione che ha devastato la piana pistoiese e pratese ma in molte località si continua ancora a fare la conta dei danni. È proprio il caso che riguarda da vicino Paolo Drovandi, titolare del Vivaio Drovandi a Forrottoli specializzato nel settore delle piante grasse, che ha subito pesanti conseguenze a causa della grande quantità di pioggia che si è abbattuta sulla collina. Il terreno è franato completamente e Drovandi dovrà trovare una sistemazione alternativa alle serre che contengono un gran numero di piante. E proprio il titolare del vivaio ha voluto parlarci delle difficoltà che sta vivendo da settimane.
"L’alluvione ha lasciato strascichi importanti – sottolinea Paolo – e ad oggi stiamo ancora faticando per tornare alla normalità. Il disagio più grande riguarda sicuramente il terreno che è franato di una decina di metri e ci ha costretto a dover spostare alcune serre. I danni sono quantificabili tra i 20 e i 30mila euro, ma la preoccupazione è per le nostre piante grasse che sono circa 100mila. Dobbiamo evitare assolutamente di sottoporle alle temperature più rigide e per far questo è necessario il riscaldamento che solo le serre possono fornire. Stiamo cercando una soluzione, con la partecipazione del comune di Quarrata e della Soprintendenza, per spostare le piante di una ventina di metri e garantire loro la sopravvivenza". Se è vero che un simile alluvione non era sicuramente prevedibile, è altrettanto vero che il terreno non è stato monitorato adeguatamente nel corso degli anni.
"Sarebbe stato opportuno bonificare il terreno in passato – ribadisce Drovandi – per non essere costretti a dover mettere delle toppe adesso. La manutenzione e la cura delle colline sono fondamentali per evitare che eventi atmosferici come questi possano avere conseguenze catastrofiche". Nonostante le difficoltà l’imperativo è guardare avanti, quando tutto sarà risolto: "Da parte mia confido che entro la fine dell’anno riusciremo a edificare le nostre serre. L’obiettivo a medio-lungo termine è quello della primavera, quando esporremo le nostre piante alle mostre a cui prenderemo parte. C’è ancora però tanto da fare, basti pensare che la strada che porta al vivaio non è ancora accessibile".