Il gioiello ritrovato. San Jacopo in Castellare apre le porte alle visite

Il complesso, tra i più antichi di Pistoia, è tornato all’originale splendore. Sarà aperto dal 25 al 28 aprile, per poi dare continuità nei weekend e festivi.

Una prima, fitta sequenza di aperture approfittando dei "giorni rossi" da calendario, per poi mantenere continuità fino al 1° settembre tutti i sabati, le domeniche e i festivi. Giorno uno della rinascita di San Jacopo in Castellare, l’antico (tra i più antichi) complesso che affaccia su piazzetta delle Scuole Normali e via del Carmine, sarà proprio questo 25 aprile, cui seguiranno aperture il 26, 27, 28 aprile e il 1° maggio sempre in orario 10-18 con visite guidate gratuite alle 11, alle 15 e alle 17 (richiesta prenotazione: 320.0768294). Un anno dopo l’anteprima riservata alla stampa, ecco dunque la fase della restituzione pubblica per uno spazio che nelle intenzioni dell’amministrazione vivrà di iniziative a carattere museale con le visite guidate da un lato e conferenze con capienza massima di circa sessanta persone dall’altro, pensando poi di aprire anche la zona giardino dove troveranno spazio delle opere d’arte. La vigilia dell’apertura è stata salutata da chi in questo recupero ha investito, quindi Cristina Pantera per Fondazione Caript (l’ente ha contribuito al restauro con due milioni di euro) e la direttrice di Pistoia Musei Monica Preti, con il sindaco Alessandro Tomasi e l’assessora alla cultura Benedetta Menichelli per il Comune di Pistoia che a quest’opera ha destinato un milione di euro.

Il progetto di recupero è stato concepito dallo studio Gurrieri Associati di Firenze. Ciò che sarà possibile ammirare una volta entrati nella ex chiesa sono gli antichi affreschi, pitture a carattere principalmente devozionale realizzate a più riprese tra la metà del Duecento e la seconda metà del Trecento e riscoperte in una prima fase all’inizio del secolo scorso poi con i più recenti interventi. Non solo affreschi, dal momento che a terra è possibile avere un assaggio di quel che gli scavi effettuati dalla Soprintendenza hanno permesso di portare alla luce. La ex chiesa (fu soppressa a fine 1700) è una delle più antiche di Pistoia: tracce della sua esistenza sono state rilevate intorno al 1100. Il complesso oltre alla ex chiesa si costituisce di una serie di altri spazi adibiti ad uffici (oggi arredati) dove in tempi si suppone brevi troverà casa l’Istituto Pistoiese di Storia Patria prima in via dei Pappagalli, "il tempo di organizzare presumibilmente il trasloco della biblioteca dell’ente", ha detto Tomasi. "La Fondazione – ha commentato Pantera – ha creduto fortemente in questo recupero, partito su carta già diversi anni fa. Restituiamo così alla città un luogo bellissimo, che va ad inserirsi in un contesto cittadino culturalmente ricco, con Palazzo Buontalenti, de’ Rossi e la sua Terrazza Grandonio". Da tutti gli intervenuti è stata sottolineata l’importanza del lavoro di squadra e delle "progettualità condivise", evidenziando come insieme si possa fare ancora più strada. Esaurita questa prima fase di aperture con il 1° maggio, dall’8 giugno al 1° settembre il complesso sarà aperto il sabato, la domenica e i festivi (25 luglio e 15 agosto) e venerdì 26 luglio e 16 agosto dalle 11 alle 19.

linda meoni