Il futuro del ’Marini’: "San Lorenzo è uno spazio ma non è un museo. Lavori alla vecchia sede"

Leporatti "Speriamo nella spesa annunciata per la messa a norma dell’attuale edificio"

Il futuro del ’Marini’: "San Lorenzo è uno spazio ma non è un museo. Lavori alla vecchia sede"

Il futuro del ’Marini’: "San Lorenzo è uno spazio ma non è un museo. Lavori alla vecchia sede"

PISTOIA

Molte ipotesi, tanti dubbi e diversi "forse". Uno scenario ancora decisamente poco chiaro per poter gettare basi solide su una questione che ha traballato per troppo tempo e che di stabilità e certezze ha bisogno più che mai. Lo spunto per una nuova riflessione sul tanto discusso nuovo Museo Marino Marini – che, appunto, ‘forse’ sorgerà nel restaurato complesso di San Lorenzo – lo propone Marco Leporatti (foto in alto) che all’indomani della chiusura della sede espositiva di Palazzo del Tau fu tra i primi promotori del comitato "NessunotocchiMarino".

Nelle sue parole torna a galla una mai accantonata speranza: quella di restituire dignità a un luogo che per decenni aveva messo d’accordo tutti, Comune di Pistoia e Fondazione Marino Marini. "Siamo felici che si parli di Marino e del suo museo, ricordiamo però che la Fondazione allo stato attuale è commissariata e in corso c’è ancora un contenzioso. Noi – ribadisce Leporatti - speriamo ancora in quella spesa di circa 350-360 mila euro che era stata annunciata per la rimessa a norma dell’attuale Museo ancora chiuso, che presuppone tempi ben diversi di lavori. Si tratterebbe di cinque, sei mesi di attesa rispetto a San Lorenzo che ad oggi senza ‘forse’ e ‘potrebbe’ è solo un futuro spazio che non basta per essere definito museo".

E proprio su questa definizione di ‘museo’ s’incardina il proseguo della riflessione di Leporatti. "Il nostro Codice dei beni culturali e del paesaggio all’articolo 10 definisce un museo come ‘una struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio’. Progettare un museo, prima di tutto è capire cos’è un museo. Quando ci viene richiesto di sviluppare un progetto museale, studiamo e capiamo in primis cosa deve comunicare il percorso di visita. Il museo è un servizio alla società, che conserva per educare e studiare, ecco perché la progettazione di un allestimento museale è un processo complesso".

Ed ecco gli ingredienti necessari secondo Leporatti: "Servono sensibilità, esperienza, studio, ingegneria, architettura, comunicazione, marketing e tante altre capacità, per creare spazi sensibili, usabili e capaci di veicolare un messaggio culturale in modo efficace e coinvolgente. Ricordiamo che oltre il Palazzo del Tau, altre opere sono in deposito e che un museo non nasce da un semplice trasloco".

Linda Meoni