
Il dottor Fondelli va in pensione: "Auguri giovani"
Dallo scorso 31 dicembre, il dottor Fabio Fondelli è in pensione, anche se nel suo caso si può aggiungere "per modo di dire": infatti, la vivacità che lo contraddistingue non gli permette certo di pensarsi a riposo. Anzi, da ora in poi lo troveremo presente in alcune delle attività da sempre svolte come la medicina legale e del lavoro. I primi passi nella professione medica li mosse alla Croce Verde, allora giovane associazione fondata da Giorgio Nannini e vivaio di promettenti medici che con il tempo si sono affermati per serietà e competenza, come Piero Paolini, Federico Fedi, Andrea Cai, Leandro Barontini, Sandro Giannessi, giusto per citare i più noti di quella generazione. Ma il dottor Fondelli era anche parte della squadra del lunedì notte, fatta da volontari mattacchioni che, nell’attesa che il telefono squillasse, sapevano scherzare per poi ricomporsi con prontezza nel momento in cui si doveva entrare in azione, ove ci fosse stata la necessità di soccorrere qualcuno. Dopo il periodo di gavetta svolto fra ambulanze, assistenza al carcere, guardia medica, controllo e visite fiscali, e sostituzioni di medici, il dottor Fondelli ebbe la convenzione come medico di famiglia nel 1987, ruolo che ha svolto con dedizione fino, appunto, alla fine dello scorso anno. Di tutto questo periodo parla con affetto, salvo aver dovuto contrastare le difficoltà della burocrazia : "Un buon medico di base deve conoscere le patologie inerenti la persona visitata, ma deve anche avere la capacità di entrare nell’ambito familiare, invece di dover stare attento a esenzioni, statistiche e a tutte le diatribe che derivano da carenze organizzative nella sanità. Auguro ai giovani medici di poter svolgere la professione per le finalità che guardano a tutelare la salute dei nostri pazienti".