REDAZIONE PISTOIA

I sindacati lanciano l’Sos: "Poco personale sanitario. I lavoratori sono stremati. Serve re-internalizzare"

Secondo Cisl, le strutture della provincia rischiano il collasso infermieristico "Numeri impietosi. Assistiamo a un aumento insostenibile delle criticità" .

I sindacati lanciano l’Sos: "Poco personale sanitario. I lavoratori sono stremati. Serve re-internalizzare"

"Re-internalizzare i servizi per sopperire la situazione di carenza di personale nelle strutture di Asl Toscana Centro di fronte ad un aumento insostenibile delle criticità".

L’allarme arriva dalla Cisl FP Sanità Pistoia per voce di Roberto Rossi (segretario Sas) dopo aver analizzato quello che sta succedendo a livello di servizi. Un quadro generale che, sempre a detta della Cisl, "mette a rischio la tenuta dei servizi e la qualità del modello ’toscano’ della buona sanità. Questo senza dimenticare il benessere lavorativo dei dipendenti", aggiunge ancora Rossi.

Vengono poi snocciolati numeri sicuramente allarmanti per quanto riguarda le strutture della nostra provincia che rischiano di andare al collasso a livello infermieristico. Le stime del sindacato, infatti, parlano di cinquanta persone mancanti per questa professionalità, ai quali aggiungere almeno venti oss ed altrettanti tra vari tecnici sanitari mancanti, senza conteggiare i tanti amministrativi andati in pensione e mai sostituiti. E questo quadro riguarda, indistintamente, le tre strutture messe insieme del San Jacopo di Pistoia, del Cosma e Damiano di Pescia e del Piot "Pacini" di San Marcello Pistoiese.

"Quello che preoccupa – aggiunge ancora il segretario Roberto Rossi – è la tendenza alla diminuzione già ipotizzata anche nel prossimo anno con un piano quinquennale di rientro della spesa sanitaria con un calo complessivo di 130 dipendenti a livello di Asl Toscana Centro. Alcune realtà, già adesso, sono allo stremo, basta vedere quello che succede a Pescia. E se non verranno prese subito delle immediate contromisure in termini di assunzioni – ammonisce –, crediamo che sarà impossibile continuare a mantenere gli stessi servizi e numeri di letti aperti. Senza contare che per mantenere inalterati i servizi, in questo momento Asl ricorre al rinnovo di contratti interinali mese dopo mese: una metodologia che dice praticamente tutto".

Oltre a queste criticità che sono presenti nell’attuale e che si stagliano ancora più forti per il futuro, c’è da tenere bene a mente anche le condizioni di lavoro di chi si trova in corsia: doppi turni, rientri obbligatori per non mandare in tilt interi reparti, ferie non smaltite e che si accumulano col passare dei mesi. E’ per questo che il sindacato si chiede, allo stesso modo di puntare che di aggiungere personale, quanto potrà resistere ancora quello già presente. "Crediamo che una delle strade da percorrere sia quella della reinternalizzazione dei servizi – conclude Roberto Rossi di Cisl Fp Sanità Pistoia – siamo stati promotori a livello regionale di un’intesa a salvaguardia del sistema sanitario pubblico per contrastare le esternalizzazioni alla quale si sono poi aggiunte anche Cgil e Uil. Alla luce di quanto detto chiediamo di mettere in moto l’intesa raggiunta e progettare un futuro diverso per la nostra azienda, tutto ciò chiaramente unitamente alla ricerca, all’interno delle pieghe dei vari bilanci regionali (vedi spese per l’attività aggiuntiva) e aziendali, delle ulteriori risorse economiche necessarie.

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