I racconti dello zio Tom: un film "contestato" E la Disney lo elimina dal suo archivio storico

Un cantastorie afroamericano che rallegra i bambini: il film è stato accusato di aver distorto la storia americana

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I racconti dello zio Tom è un lungometraggio in tecnica mista (dal vivo e disegni) del 1946 diretto da Harve Foster e Wilfred Jackson, trasposizione cinematografica dei classici della favolistica statunitense Le storie dello zio Remo. La Walt Disney pensò bene di portare sul grande schermo un personaggio in carne ed ossa, un anziano cantastorie afroamericano di una piantagione del Sud degli Stati Uniti, un uomo allegro e gioviale che in un mondo fantastico rallegrava tutti i bambini con le

spassose avventure dell’impertinente Fratel Coniglietto contro il malizioso Compare Volpe e l’ottuso Comare Orso. Il film è ambientato in Georgia durante l’Età della Ricostruzione, il periodo della storia americana subito dopo la Guerra di Secessione. Il film ha un’ottima colonna sonora, bravi attori e fantastiche animazioni, ma il problema è che, da quando è uscito, è sempre stato accusato di revisionismo. Questo perché i rapporti tra gli afroamericani che lavorano nelle piantagioni e i loro padroni sono rappresentati in modo eccessivamente "armonioso": ma si tratta di un’armonia che non c’è mai stata. Nel corso dei decenni la Disney Company ha cercato di rimuoverlo: addirittura dal 1984 al 2005 si è deciso di non rilasciare il film in DVD per evitare ogni tipo di accusa razzista.