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’I miei genitori lasciati soli’ La burocrazia... non aiuta

La madre ha il covid, il marito infermo e la figlia in quarantena in altro comune "Uno dei dipendenti del servizio a domicilio è malato e non ci sono sostituti"

Uno degli operatori del servizio a domicilio di una coppia di anziani è malato e non ci sono sostituti. Così il servizio viene sospeso. Se ne riparla la prossima settimana. E l incredibile vicenda raccontata da Roseda Benvenuti. "Mio padre ha 75 anni - racconta – è completamente infermo e mia madre, 74 anni, è risultata positiva al covid mercoledì 25 novembre, sfortunatamente è sintomatica e molto debilitata dalla febbre. Abitano a Pescia. Io a Monsummano ed essendo stata in contatto con mia madre sono stata messa in quarantena, solo poche ore dopo l’esito del tampone fatto da mia madre quindi di fatto sono bloccata in casa. Mio padre sarà sottopostoa tampone la prossima settimana. Mi sono pertanto rivolta all’assistenza sociale del comune di Pescia per fare in modo che venisse assicurata un minimo di assistenza a due anziani malati e completamente soli e in grossa difficoltà

Dopo varie telefonate e interpellando anche direttamente il sindaco sono riuscita a farmi confermare almeno un intervento al giorno degli operatori sanitari per la cura dell’igiene di mio padre e la consegna dei pasti a domicilio. Gli operatori sanitari si sono regolarmente presentati venerdì provvedendo a quanto necessario per l’igiene e la vestizione di mio padre. Dopodiché sabato verso le 9 di mattina vengo avvisata da uno dei due operatori che non sarebbe stato possibile per loro recarsi dai miei in quanto uno dei due è in malattia e il servizio deve obbligatoriamente essere svolto in 2 ma non ci sono sostituti per la persona in malattia. Mi diranno poi lunedì quando potranno riprendere il servizio. E’ superfluo dire che tutti gli esseri viventi esistono tutti i giorni e di conseguenza necessitano di cure e igiene tutti i giorni. Veniamo ora alla consegna dei pasti a domicilio. Questo servizio sarebbe dovuto partire da oggi (ieri per chi legge ndr), pranzo e cena, dando per assodato che i due anziani in questione potevano digiunare da giovedì ad oggi. Visto che verso le 13 nessuno si era presentato, dopo essere stata avvisata da mia madre ho dovuto chiamare nell’ordine: comune di Pescia dove risponde un centralinista in servizio fino alle 13.30 che solo alla mia terza telefonata ha detto che avrebbe provveduto a contattare qualcuno; sindaco che non ha risposto al telefono ma mi ha confermato via whatsapp che il servizio era stato attivato; carabinieri; polizia municipale; protezione civile di Pescia che dovrebbe in teoria funzionare H24 ma nessuno mi ha risposto. Alla fine alle 14.45, dopo aver anche sbagliato indirizzo di una ventina di chilometri, sono arrivati i pasti gelidi che dovrebbero servire per pranzo e cena.