I "Dialoghi di Pistoia" con Saviano e Maraini Un’edizione record per il grande ritorno

Dagli Stati Uniti l’antropologo James Clifford. Per la prima volta alcuni appuntamenti anche a Pescia. Intesa e Regione sponsor

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Un’edizione se possibile ancora più ricca, di ospiti e di contenuti, che porterà il contatore degli eventi complessivi di questi tredici anni a quota 417, per 400 ospiti e presenze totali che sfondano prepotentemente il muro delle 200mila. È forte più che mai il festival "Dialoghi di Pistoia" - questa la nuova dicitura del festival di antropologia contemporanea - che riempirà ancora una volta le piazze come in tempi "non covid" (con l’unica accortezza dell’utilizzo delle mascherine: la totalità degli incontri si svolge infatti al chiuso) dal 27 al 29 maggio, con in calendario ben 24 appuntamenti (e possibili repliche pronte all’annuncio) e un paio di significative novità. La prima: da quest’anno alcuni degli eventi si svolgeranno anche a Pescia. La seconda: il festival si fa più forte, beneficiando per la prima volta dei contributi di Intesa San Paolo e Regione Toscana. Tra i nomi degli ospiti alcuni dei più illustri studiosi italiani e un super relatore in arrivo dagli Stati Uniti, James Clifford (28 maggio), tra i più autorevoli antropologi al mondo, assieme a quelli più vicini al grande pubblico come Roberto Saviano (28 maggio, 18.30), la ‘militante gentile’ Dacia Maraini (28 maggio, 21.30) alla quale va il Premio Internazionale 2022 dei Dialoghi, la giornalista Concita De Gregorio (27 maggio, 21.30), la bravissima Anna Bonaiuto (al Pacini di Pescia il 27 maggio), il noto semiologo Stefano Bartezzaghi (28 maggio, 12) e Lella Costa (29 maggio, 18.30). Tanti i ritorni come quelli di Favole, Di Paolo, Pievani e Aime, assieme anche a nomi nuovi da scoprire nel programma appena pubblicato (www.dialoghidipistoia.it) tutti riuniti attorno a un comune denominatore, quello del "Narrare", perché la narrazione ci rende esseri umani, perché noi siamo il prodotto di ciò che si è saputo narrare. A salutare questo lancio c’erano ieri a Palazzo de’ Rossi Lorenzo Zogheri, presidente della Fondazione Caript che da sempre sostiene il festival, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, l’amministratrice di Pistoia Musei Cristina Pantera e l’ideatrice del festival Giulia Cogoli.

"Lo sforzo organizzativo richiesto per questa edizione è stato importante – ha commentato Zogheri – e lo abbiamo condiviso con il Comune e Giulia Cogoli. Il festival, che quest’anno si articolerà in un programma forse più ricco di sempre, è una delle più grandi iniziative che contribuiamo a realizzare nel settore cultura, quest’anno anche con l’importante sponsorizzazione di Intesa e Regione. Questo appuntamento si pone come importante spunto di ripartenza dopo una pandemia che ha inciso profondamente sulla socialità e sulle relazioni. Siamo certi che sarà un’occasione preziosa per il territorio e i cittadini".

"Sono fiera di ciò che il festival è diventato, una organizzazione ibrida che funziona davvero bene e che mette idealmente allo stesso tavolo più di 500 persone che lavorano gomito a gomito – ha aggiunto la direttrice Cogoli –. Quel che ci rende orgogliosi è poi il fatto di essere molto più di un festival: nel tempo siamo diventati un vero e proprio sistema culturale che vive autonomamente tutto l’anno a partire da risorse come video, podcast e collana di libri dedicata a disposizione anche al di fuori dei giorni del festival stesso". A sottolineare la positiva ricaduta del festival e il suo sempre più profondo legame con la città il sindaco Tomasi che ha ben considerato l’espandersi della rassegna oltre Pistoia con le iniziative programmate a Pescia, così come l’amministratrice Pistoia Musei Pantera che ha ricordato la recente decisione di prorogare la mostra "Medioevo a Pistoia" fino al 29 maggio, proprio per consentire anche al pubblico dei Dialoghi di far tappa in questa importante occasione di approfondimento sull’arte e la storia del nostro territorio.

linda meoni