REDAZIONE PISTOIA

Gli alberi monumentali: "Salvate la grande quercia"

L’appello dell’artista montalese Geniale Ruffa: "E’ immersa nel degrado". Ci sono anche altri alberi antichi: si attende l’apertura dell’elenco speciale.

Gli alberi monumentali: "Salvate la grande quercia"

"Bisogna tutelare e valorizzare gli alberi antichi che già esistono sul nostro territorio oltre a pensare a piantarne di nuovi". Il richiamo viene da Geniale Ruffa, cittadino montalese e noto artista che conosce la zona di Montale e denuncia la trascuratezza in cui versano alcuni esemplari di piante di pregio. "Basti considerare la grande e maestosa quercia di via Pacinotti – suggerisce Ruffa – vicino al ponte della tangenziale a sud del paese. E’ una bellissima quercia che è circondata da un’area sporca di rifiuti, con una rete di recinzione spezzata, in uno stato di totale degrado". La chioma della grande quercia, che un tempo si ergeva solitaria nei campi, ora è lambita dal cemento della strada sopraelevata che corre a sud del centro abitato di Montale e al grande tronco è addossato un brandello di rete metallica arrugginita. Per dare dignità agli alberi servirebbe dare loro un nome proprio, come afferma il naturalista Massimiliano Petrolo del progetto Arboreo. Ma la quercia di via Pacinotti versa in un totale anonimato, tanto da passare perfino inosservata, malgrado la sua grandezza, alla maggior parte dei passanti. Ruffa ricorda anche, con dispiacere, il taglio degli alberi che sorgevano sul vicino argine del torrente Settola, compiuto dal Consorzio di bonifica medio valdarno per ragioni di sicurezza idraulica.

"Quegli alberi non avevano mai creato problemi – afferma Ruffa – e tra l’altro i tronchi tagliati sono ancora ammucchiati in un campo vicino. Ora bisogna che cresca la sensibilità verso quelli che ancora esistono, per esempio c’è una pianta in via Papini nel cui tronco cavo è stato ricavato un tabernacolo dove qualcuno si ferma ancora a pregare". C’è poi la grande quercia sull’argine della Bure che fu salvata dalla eliminazione dalla protesta dei residenti e un’altra grande quercia è in via Vecchia di Compietra. A Montale non è mai stato redatto un elenco degli alberi monumentali, una categoria di piante i cui elenchi sono regolamentati dalla legge n° 10 del 2013. Gli alberi possono essere classificati monumentali per ragioni paesaggitiche o culturali, per le dimensioni, l’antichità, l’eventuale rarità e anche l’apporto ecologico. Gli elenchi devono essere redatti dai Comuni, inviati alla Regione, che li trasmette al ministero dell’agricoltura e delle foreste per l’inserimento nel registro nazionale, che oggi comprende 4.200 piante. Scorrendo l’elenco della Toscana stupisce che ci siano 21 piante a Montemurlo, dove l’elenco è stato fatto, e nessuna nel comune di Montale, dove il Comune non si è mai attivato a farlo, per essendo il territorio montalese per l’80 per cento boschivo.

Giacomo Bini