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Gli alberi di San Lorenzo. L’ira di Legambiente: "Stop alla distruzione"

Il presidente Sessa: "Il verde urbano è in pericolo senza pianificazione. E l’amministrazione è sorda di fronte alle richieste dei concittadini". .

Gli alberi di San Lorenzo. L’ira di Legambiente: "Stop alla distruzione"

La partenza di tutti i cantieri Pnrr nel cuore della città e l’abbattimento di numerosi alberi che arredavano, da decenni, il centro storico, è un argomento di grande dibattito in questa prima parte di 2024. E se, da un punto di vista politico il confronto dialettico appare sospeso, associazioni e cittadini sono sul piede di guerra. Come Legambiente Pistoia che, attraverso il suo presidente Antonio Sessa, parla di: "Verde urbano in pericolo senza una pianificazione e una amministrazione sorda di fronte alle richieste dei cittadini". Gli episodi di questi giorni sono notevoli: dalle piante tagliate lungo l’argine della Brana ai pini abbattuti in piazza San Lorenzo fino a piazza San Francesco dove il coinvolgimento di Legambiente è stato decisivo per rivedere i progetti iniziali.

"Al netto di un patrimonio arboreo da età avanzata, ciò non giustifica le attuali pratiche distruttive che stiamo subendo – afferma Sessa – l’amministrazione si era impegnata promulgando il regolamento del Verde, ma il Piano sul futuro non c’è. In poco più di cinque anni, il bilancio fra tolti e messi conta solo 163 alberi, ovvero una media di 32 all’anno. Oggi, invece, gli interventi non sono guidati da una pianificazione strategica, ma trainati dal Pnrr". L’estate scorsa, fra l’altro, era stato proprio il circolo pistoiese di Legambiente a effettuare un’inchiesta sulle temperature registrate nelle piazze e strade cittadine, alle prese con ingorghi oramai a qualsiasi ora della giornata. Il progetto "Pistoia città che brucia", infatti, metteva in confronto fino a dove poteva salire la colonnina di mercurio, passando dai 59,8°C di piazza Garibaldi ai 46,2°C, senza dimenticare che sotto gli alberi il valore diminuiva di 15 gradi.

"Le azioni che stiamo vedendo in questi giorni, come dichiarato pubblicamente, si basano solo su motivazioni politiche – prosegue Sessa – in piazza San Francesco, seppur lì non ci siano fondi Pnrr vincolati, veniva previsto un abbattimento completo di 65 alberi e, di questi, solo una decina in categoria D: solo grazie all’intervento del nostro circolo abbiamo scongiurato una distesa di piante. Questo perché l’amministrazione è sorda di fronte alle voci della cittadinanza: siamo molto dispiaciuti di questo cambio di passo". Lo storico presidente vuole puntualizzare anche un’ulteriore tematica d’attualità: "Bisogna capire che questa battaglia non è semplicemente ambientalista, ma serve per difendere gli interessi collettivi e la salute pubblica. Meritiamo una gestione attenta e rispettosa, pertanto è il momento di dire “basta“ con questa distruzione".

S.M.