Gli albergatori sono preoccupati "Abbiamo già dato in questi anni"

Gli albergatori sono preoccupati  "Abbiamo già dato in questi anni"

Gli albergatori sono preoccupati "Abbiamo già dato in questi anni"

La città di Montecatini assiste con preoccupazione al possibile arrivo di nuovi migranti, in una fase in cui il turismo, grazie ai gruppi in visita ai centri dell’arte toscana, sta recuperando in termini di presenze. Le Terme attendono l’omologazione del concordato, ma un po’di lavoro c’è. Il primo a sollevare un po’di polverone, dopo la notizia che la prefettura cerca anche alberghi per l’alloggio temporaneo delle persone appena sbarcate, è stato Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana. "Troviamo giusto è appropriato l’utilizzo di ex caserme e altri immobili dismessi per ospitare i cittadini stranieri che arriveranno – ha detto facendo riferimento a Montecatini – ma sarebbe da evitare l’uso di strutture ricettive nelle principali destinazioni turistiche. Il comparto alberghiero ha dato tanto, in questi anni, per fronteggiare emergenze di tutti i generi nelle principali destinazioni turistiche. Il comparto alberghiero ha dato tanto in questi anni per fronteggiare emergenze di tutti i generi: Covid, terremotati, rifugiati, migranti. Ma non si può sempre lavorare in emergenza: gli alberghi devono fare gli alberghi, ovvero aprire le proprie porte ai turisti". Il possibile arrivo di nuovi profughi in città sarà al centro del dibattito del prossimo consiglio comunale, in programma mercoledì 24 maggio, alle 18, nelle sale del municipio. Il consigliere comunale di minoranza Andrea Gabbani (Bagnaioli) ha presentato un’interrogazione su questo spinoso tema. Ad aprile, al termine di una riunione in prefettura, il sindaco Luca Baroncini ha sottolineato che "la città sta già dando molto sul tema profughi", auspicando l’aiuto delle altre realtà della provincia.

Daniele Bernardini