Morto con l'aliante, la famiglia: "Un aiuto ai giovani talenti, in nome di Giak"

E’ lo scopo della Fondazione che sta per nascere. Stamani l’autopsia, domani la camera ardente e lunedì l’addio a Giacomo

Una bella immagine di Giacomo insieme alla mamma Cristina e al babbo Gennaro

Una bella immagine di Giacomo insieme alla mamma Cristina e al babbo Gennaro

Agliana (Pistoia), 16 luglio 2022 - E’ confermata per stamani alle 11, a Perugia, l’autopsia sul corpo di Giacomo di Napoli, il ventenne aglianese, che ha tragicamente perso la vita a Castel Viscardo (Terni), nel pomeriggio di lunedì scorso. Il giovane atleta è precipitato aliante mentre si allenava per i campionati mondiali di acrobazia. La famiglia ha vissuto fino al 2004 a Prato e qui si terranno le esequie, come preannunciato, lunedì 18 alle 10, nella chiesa di Sant’Agostino.

Domani, domenica 17, il feretro rimarrà alle Cappelle del commiato della Misericordia di Prato, in via Convenevole da Prato, come fa sapere il colonnello dell’Aeronautica militare Gennaro di Giacomo, padre del giovane campione italiano o di acrobazia in aliante. Per volere della famiglia, viene chiesto ad amici e parenti di limitare i fiori. Chi vuole può fare una donazione a ‘Fondazione Giak nuotatore volante’, che sarà costituita nelle prossime settimane. Lo scopo è divulgare i valori, le passioni e l’entusiasmo del giovanissimo campione.

«E sostenere, anche economicamente – spiega il padre del ragazzo –, i giovani che vorranno dedicarsi agli interessi del volo, del nuoto, dell’equitazione, dello studio e della musica. Le passioni di Giak". Non potendo contare ancora su un conto corrente specifico, è possibile fare l’eventuale donazione al seguente Iban IT80B0892270500000000816922, intestazione Associazione dilettantistica ‘I Pinguini’: causale ‘Fondazione Giak Nuotatore Volante’.

E’ l’associazione di Santonuovo che Giacomo ha frequentato fino dall’adolescenza e dove, sotto la guida dell’istruttore di volo e responsabile dell’aviosuperficie Mimmo Antonio Buoncristiani, ha rivelato subito un talento eccezionale. Infatti, a 17 anni, Giak aveva già tre brevetti di volo: aliante, elicottero e aereo. Il più giovane pluripilota d’Europa. Immenso il dolore per questa inaccettabile sorte, non solo nei familiari e parenti ma per quanti hanno conosciuto Giacomo, nello sport, nella scuola, nella vita quotidiana. Toccante il ricordo della nota stilista Cinzia Diddi, che l’ha conosciuto fino da piccolo: "Caro Giacomo questo, per noi tutti che ti volevamo bene, è un momento difficile. Gioioso, determinato, umile e premuroso, dal cuore grande, grande quanto la tua passione per il volo. I sentimenti che mi hanno invaso quando ho saputo la notizia, sono stati di strazio, ho alternato silenzio e pianto.

Ti ho visto crescere, ammiravo e stimavo chi eri diventato grazie alla tua determinazione. Ti guardavo con tenerezza! Però le persone non muoiono mai se le hai nel cuore. Ho lo sguardo verso il tuo cielo e il cuore pieno di tenerezza perché non sei più fisicamente con noi. Sul mio volto c’è una lacrima in più che mi sforzerò di trasformare in sorriso, perché così avresti voluto. Quando perdi l’equilibrio puoi cadere o imparare a volare. E’ quello che ci hai insegnato. Grazie Giacomo".

Piera Salvi