REDAZIONE PISTOIA

Frana di massi in Val di Forfora . La strada è chiusa, lavori in corso

La via alternativa è la Mammianese che arriva sul versante della Valdinievole passando da Prunetta. L’allarme all’alba di ieri con l’intervento immediato dei vigili del fuoco e degli operai del Comune. .

Frana di massi in Val di Forfora . La strada è chiusa, lavori in corso

La strada che da Piteglio raggiunge Casa di Monte attraversando la Val di Forfora, non è transitabile a causa della caduta di alcuni grossi massi che hanno ostruito buona parte della carreggiata in prossimità del ponte sulla Liesina. La strada in questione collega l’ex capoluogo comunale di Piteglio con il versante rivolto alla Val di Nievole, prendendo inizio a valle dell’abitato di Piteglio per raggiungere, in una cinquantina di chilometri, dopo aver toccato Crespole, Lanciole, il Ponte di Sorana e Pietrabuona, l’abitato di Pescia. Le località in questione rimangono però raggiungibili utilizzando la Sp 633 (Mammianese), che arriva sul versante della Valdinievole passando da Prunetta. L’allarme frana è scattato tra le 2 e le 3 del mattino e ha visto l’immediato intervento dei vigili del fuoco e degli operai del Comune interessato, poi nella mattina è sopraggiunta una ditta specializzata per mettere definitivamente in sicurezza l’area che, nel frattempo era stata interessata da una seconda frana, questa però nelle immediate vicinanze dell’abitato di Piteglio.

Traccia una mappa dei danni e delle soluzioni, il vicesindaco di San Marcello Piteglio, Giacomo Buonomini: "In prima battuta abbiamo fatto modificare il percorso degli scuolabus per non creare disagi agli studenti e alle famiglie, poi abbiamo operato per la messa in sicurezza dell’area cercando, al tempo stesso, di ridurre i tempi di ripristino della viabilità. Dopo l’intervento di questa mattina (ieri), credo si possa ipotizzare la riapertura della strada nella giornata di venerdì, senza però escludere, con un poco di fortuna, la riapertura giovedì pomeriggio. Come da protocolli dobbiamo però attendere la valutazione tecnica del geologo che ci dia il via libera. Le situazioni come questa, dove ci sono massi in condizioni di sicurezza precarie, vanno gestite garantendo la sicurezza, quindi il rischio di dover attendere qualche ora in più è sempre incombente. Però siamo fiduciosi".

Le piogge di questi ultimi giorni hanno segnato pesantemente il territorio, di situazioni preoccupanti se ne sono verificate solo due, quella della Val di Forfora e quella dell’Oppio dove uno smottamento si è fermato a meno di un metro da una casa. Il problema di un territorio troppo fragile si ripropone a ogni evento anche di poco superiore all’ordinario.

Andrea Nannini