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Fondazione Turati insieme a Comars Tutto pronto per il centro diurno

La struttura è stata ricavata nella vecchia sede della onlus in via Mascagni, proprio dietro il viale Adua. Diciotto posti: l’accesso in convenzione va richiesto alla Società della Salute. Celesti: "Obiettivo integrazione"

Aprirà lunedì 2 maggio e potrà accogliere fino a 18 utenti disabili di età compresa tra i 18 e i 64 anni. È il nuovo centro diurno realizzato dalla Fondazione Filippo Turati onlus, in collaborazione con il Consorzio sociale Comars. La struttura, che si trova in via Mascagni a Pistoia, nei pressi del viale Adua, aperta dal lunedì al venerdì, è stata realizzata all’interno dello stabile, un tempo sede degli uffici della Fondazione Turati, oggi appositamente ripensato e completamente ristrutturato per questo progetto. Offrirà percorsi di riabilitazione, socializzazione e integrazione. L’obiettivo è dare rispote alla crescente domanda di servizi per persone con disabilità, offrendo loro la possibilità di sperimentare una vita più autonoma, offrendo al contempo un fondamentale sostegno alle famiglie. La struttura, che si sviluppa su due livelli - al piano terra è presente una sala soggiorno per la socializzazione, mentre al primo piano si trovano locali per l’attività motoria, il pranzo e le esigenze amministrative - è convenzionata con l’Asl Toscana centro, ma vi si può accedere anche in modalità privata. L’ingresso convenzionato avviene tramite richiesta della Società della salute, che si occupa di verificare l’adeguatezza della struttura per l’utente e inviare la documentazione necessaria. Per l’accesso in modalità privata, la domanda va presentata direttamente alla Fondazione Turati. "Questo centro – spiega Anna Maria Celesti, presidente della Sds – esisteva già sotto altra veste dal 1988 ed ha avuto nel tempo altre sedi. Adesso la Fondazione Turati, avendo vinto un bando apposito, lo ha implementato, non soltanto nel numero dei posti, ma anche per tutte le attività di socializzazione, sia all’interno della struttura, sia esternamente, quindi scuole, circoli ricreativi, in modo da permettere un vero inserimento nella comunità". "Questi muri – sottolinea Nicola Cariglia, presidente della Fondazione Turati – hanno una storia, sono muri parlanti, perché in questa sede nel corso di 40 anni abbiamo preparato sarti, fabbri, chimici e tirato su generazioni di pistoiesi, che poi hanno avuto una maggiore sensibilità sociale. Anche per questo siamo particolarmente contenti di aver realizzato qui questa nuova struttura. Questa collocazione potrà consentire agli utenti di vivere partecipando il più possibile anche alle attività culturali e sociali del territorio circostante". "Il consorzio Comars – afferma il suo vicepresidente, Fabio Palmieri - ha voluto rispondere, insieme alla Fondazione Turati, alla sollecitazione della Sds pistoiese, per dare risposte alle necessità di famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità, sia a livello motorio, sia a livello intellettivo. Questo centro credo che potrà dare le risposte adeguate in tal senso".

Patrizio Ceccarelli