Falsi diplomi, tre denunce a Pistoia

Irregolarità riscontrate dai carabinieri per l'inserimento nelle graduatorie Ata degli istituti scolastici della provincia di Pistoia

Carabinieri ingresso scuola

Carabinieri ingresso scuola

Pistoia, 22 luglio 2020 - Tre denunce per truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica e materiale in atto pubblico. Sono i risultati delle ulteriori indagini dell’Arma dei carabinieri (dopo le 19 denunce di febbraio) sulle irregolarità riscontrate per l’inserimento nelle graduatorie Ata degli istituti scolastici della provincia di Pistoia. I militari del nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Pistoia hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica tre persone, due uomini e una donna, ritenute a vario titolo responsabili di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale, falsità ideologica e materiale commessa da privato in atto pubblico e per l’inosservanza delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.

Gli uomini, di 31 e 44 anni rispettivamente residenti a Pescia (Pistoia) e a Casamicciola Terme (Napoli) ma entrambi di origine campana, hanno presentato per l’inserimento nelle graduatorie del personale Ata titoli (un diploma ed una dichiarazione di servizio) rilasciati da un istituto campano non paritario e da un ente non avente le caratteristiche né di ente locale né di amministrazione statale, ottenuti con artifici e raggiri e riuscendo così a trarre in inganno i dirigenti scolastici pistoiesi che provvedevano alla stipula di contratti di lavoro.

La donna, una 42enne originaria di Monopoli ma residente a Pistoia, avrebbe dichiarato invece un voto del diploma maggiore di quello realmente ottenuto, al fine di avere un vantaggio di posizione nella graduatoria, idoneo a scavalcare le altre concorrenti e riuscire, in tal modo, ad essere assunta a tempo determinato in un istituto scolastico pistoiese. Per i due uomini è stato rettificato il punteggio in graduatoria, mentre per la donna si è già provveduto, da parte del dirigente scolastico di competenza, all’immediato depennamento dalle graduatorie.