Ex chiesa di San Lorenzo. Nuova vita per la struttura. Interviene la Soprintendenza

’Fondo per il recupero di immobili statali di interesse storico e culturale in stato di abbandono’. Via libera per la prima fase del progetto di restauro: sul piatto ci sono 385mila euro. .

Non solo il quartiere di San Lorenzo: anche l’omonima ex chiesa tornerà a nuova vita. Come annunciato dalla Soprintendenza di Firenze, Pistoia e Prato, infatti, l’edificio sarà restaurato. Un intervento che rientra in un pacchetto di lavori su sette chiese fiorentine, quest’ultimi finanziati grazie al Pnrr, mentre per l’appendice pistoiese saranno utilizzati fondi propri dell’Ente. Nell’atto della soprintendente Antonella Ranaldi riguardante l’affidamento dei lavori per l’intervento di prima messa in sicurezza, infatti, a livello di finanziamento si fa riferimento al ’fondo per il recupero di immobili statali di interesse storico e culturale in stato di abbandono’, per un ammontare di 385mila euro. La fase 1 dell’appalto del progetto, in particolare, prevederebbe un impegno di spesa di 254mila euro comprensivo degli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso pari a 138mila euro esclusa Iva al 10%. Prima convento, poi caserma, mobilificio e infine deposito, l’architettura dell’ex chiesa è di grande pregio: uno spazio che, una volta restaurato, potrebbe essere destinato a molteplici usi, artistici compresi. La struttura, in passato, è già stata oggetto di alcuni lavori, che hanno riguardato in particolare il tetto e la parte esterna: con il nuovo stanziamento, si dovrebbe adesso intervenire per il recupero della parte interna.

Il complesso religioso di San Lorenzo, di cui l’ex chiesa è parte integrante, è come noto del progetto di riqualificazione ’San Lorenzo si rigenera’, con interventi per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro finanziati con il Pnrr. Nella lista delle ’cose da fare’ nel quartiere entro marzo 2026, termine di consegna dei lavori, c’è anche il recupero dell’ex oratorio di Sant’Ansano e dell’ex oratorio della Crocetta. Il dettaglio prevede rispettivamente la messa in sicurezza delle parti affrescate e le opere edili, compreso ad esempio il rinforzo della cupola, interventi questi che saranno comunque precedute dalla messa in sicurezza degli affreschi a cura di un restauratore. Nell’ex oratorio della Crocetta la successione degli step prevede che vengano realizzati prima gli scavi, poi il consolidamento dei solai, delle coperture e delle murature perimetrali. La prima fase dell’intervento si svolgerà sotto sorveglianza archeologica, così da individuare l’eventuale presenza di beni rilevanti.

Prove visibili dell’evoluzione in corso nel quartiere si trovano nella recente ripulitura e messa in sicurezza del complesso di San Lorenzo e Sant’Ansano, allo scopo di preparare l’area di cantiere, con il montaggio dei ponteggi lungo le pareti esterne dell’oratorio di Sant’Ansano (cui seguirà l’installazione della gru per coprire lo stabile), come anche a Villa Benti dove, a conclusione lavori, troveranno spazio gli uffici pubblici del turismo e delle attività culturali. Oltre, ovviamente, ai lavori di restyling della piazza, di cui abbiamo parlato diffusamente nell’edizione di ieri.