Evade il fisco per milioni di euro, imprenditore incastrato dalla finanza

Nei guai una società di commercio e noleggio di auto di lusso

Controlli della Guardia di finanza (foto d'archivio)

Controlli della Guardia di finanza (foto d'archivio)

Pistoia, 26 maggio 2016 - La Guardia di Finanza di Pistoia ha concluso una verifica fiscale nei confronti di una società di commercio e noleggio di autovetture di lusso - attiva tra le province di Pistoia e Prato - constatando un’evasione fiscale che sfiora i 10 milioni di euro. La verifica è stata avviata sulla base di un’analisi di rischio che ha riguardato il locale settore delle auto dalla quale sono emersi gravi sospetti di infedeltà fiscale nei confronti dell’imprenditore che risultava cointeressato in numerose società “apri e chiudi” cioè caratterizzate da una brevissima vita aziendale e normalmente intestate a soggetti “prestanome” .

E', quindi, balzata agli occhi degli investigatori della Compagnia di Pistoia una società in particolare che, malgrado il rilevante numero di operazioni di compravendita e noleggio di veicoli anche di grossa cilindrata era completamente sconosciuta al Fisco (cd. evasione totale) in quanto non aveva presentato le dichiarazioni annuali. Le Fiamme Gialle, per ricostruire tutte le transazioni commerciali e i flussi di denaro in assenza di gran parte della documentazione fiscale, si sono avvalse di indagini bancarie e patrimoniali all’esito delle quali è stata constatata l’evasione fiscale milionaria e ricostruito tutti i beni immobili e le disponibilità finanziarie accumulate negli anni, soprattutto grazie al mancato versamento delle imposte dovute.

Considerato la rilevanza quantitativa dell’evasione fiscale, i militari della Guardia di finanza hanno segnalato la condotta dell’imprenditore all’Autorità Giudiziaria. Lo sfruttamento del patrimonio informativo derivante dalla consultazione e dall’incrocio delle notizie presenti nelle numerose banche dati in uso al Corpo e dai servizi di controllo economico del territorio unito all’attenta analisi di rischio hanno permesso, ancora una volta, di eseguire una “verifica fiscale mirata” nei confronti di un contribuente che, evadendo sistematicamente le tasse ed accumulando ricchezza illecita, stava attuando una grave forma di sleale concorrenza ai danni degli altri imprenditori onesti.