"Esami e visite, garantire i posti E bisogna stabilizzare i precari"

Vertice fra Società della salute e Asl sui problemi del territorio, dalle prenotazioni all’ospedale. La presidente Celesti: "Convenzioni con le strutture accreditate e subito anche nuove assunzioni"

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Carenza di personale, liste di attesa e servizi sul territorio. Riunione fiume, quella di ieri, per la Società presieduta da Anna Maria Celesti. Proprio la presidente ha voluto organizzare un incontro con i vertici dell’Asl Toscana centro, gli ordini professionali e sindacali e naturalmente il comitato di partecipazione. Un incontro che si ripeterà tra due mesi per fare il quadro delle situazioni dettagliate, a partire dalla carenza di medici.

"Abbiamo ribadito la necessità che tutte le prestazioni pubbliche vengano garantite senza più chiudere le liste di prenotazione – spiega Celesti – Non vogliamo più sentire dire ai cittadini che una prestazione non è prenotabile, per questo ora riapriranno le convenzioni con le strutture accreditate. Importante inoltre – aggiunge Celesti – sul fronte della carenza di personale ospedaliero e sui medici di medicina generale stabilizzare tutti i precari e procedere alle assunzioni altrimenti ci ritroveremo infermieri, oss e medici a turnazioni di dodici ore al giorno e non è concepibile". Nel prossimo appuntamento la Società della salute inoltre discuterà della parte del Pnrr che riguarda i servizi sociosanitari e che per Pistoia significa investimenti diretti sulle Case della Salute al Ceppo, a Quarrata, l’ampliamento della centrale del 118 e ospedale di comunità.

"Ora la prima emergenza da affrontare è quella del personale sia all’interno dell’ospedale che sul territorio. Questa situazione cronica non si risolve dal 2018". Nel dettaglio i medici di medicina generale scarseggiano ancora e sono soprattutto introvabili quelli disponibili a spostarsi in montagna o nelle frazioni collinari nel territorio. Già lo scorso anno l’azienda sanitaria aveva dovuto adottare un sistema a più chiamate per garantire il servizio di medicina generale in montagna dove, provvisoriamente, erano finiti ad operare persino medici ospedalieri. Lo scorso giugno sempre l’azienda sanitaria dovette chiedere aiuto all’Ordine dei medici per reperire personale mancante.

"In un quadro di criticità generalizzata per il reperimento di personale medico, l’azienda sta compiendo ogni utile sforzo per assicurare la presenza di medici di famiglia in ogni ambito del territorio – spiegava solo pochi mesi fa Daniele Mannelli, direttore della Società della salute pistoiese –. Questo lavoro incessante molte volte consente di assegnare incarichi temporanei, in attesa di copertura dei posti banditi a tempo indeterminato. Altre volte è necessario innalzare il massimale dei medici per assicurare la possibilità di assistenza. Nel corso di questi ultimi anni la possibilità di accedere alla convenzione è stata ampliata ed un contributo importante è fornito dai medici che frequentano il corso regionale di medicina generale, ai quali è consentita la possibilità di convenzionarsi ed acquisire scelte".

Michela Monti