
Nicola Maglione insieme ad alcuni attivisti
Pistoia, 30 aprile 2017 - La certificazione è arrivata. Sarà il commercialista Nicola Maglione il candidato sindaco per il Movimento 5 stelle a Pistoia. Proprio ieri sul sito ufficiale dei pentastellati è comparso il nome di Maglione tra le liste certificate in Toscana, contemporaneamente a quella di Lucca. Spazzati tutti i dubbi, ora, per i grillini pistoiesi inizia ufficialmente la corsa elettorale a Palazzo di Giano.
Forse oggi più che cinque anni fa si potrà in questo modo misurare a suon di voti la “temperatura” del vento di protesta targato Grillo. Nel 2012, infatti, il Movimento 5 stelle a livello nazionale era ancora in ascesa tanto che alle elezioni di allora raggiunse appena il 10 per cento nonostante la visita di Grillo a sostegno del candidato Giacomo Del Bino. Questa volta invece, forte dei sondaggi nazionali, Maglione può sperare davvero di conquistare Pistoia anche se il suo nome è poco conosciuto in città. Quel che più contava ed è stato ottenuto, è il simbolo che trascina inevitabilmente con se i voti di chi sta seguendo la politica di Grillo.
Classe 1964, Nicola Maglione è single e vive con la madre di 80 anni. Dal 1993 svolge l’attività di ragioniere commercialista e di consulente del lavoro e successivamente, si è laureato in Scienze dei Servizi giuridici. Ha uno studio con diversi collaboratori. Ama i bambini tanto che ha chiesto ed ottenuto l’affidamento di un minore dal Centro Affidi dell’Asl 3 di Pistoia che ha vissuto con Maglione per qualche anno. “Avverto la forza e la bellezza dell’armonia e della comunità – dice Maglione -. Se e quando riesco a fare qualcosa che contrasti disuguaglianze e ingiustizie a livello individuale o collettivo, o vedo che altri fanno questo, sono particolarmente contento e sento che è positivo per tutti. Questa credo che sia l’eredità più preziosa che viene, in primis, dalla mia famiglia e che altre figure importanti nella mia vita hanno contribuito ad accrescere. In particolare, per quanto riguarda la sportività e la voglia di sociale, la figura del babbo è stata un esempio: “Salvatore” è stato un grande podista, un appassionato della corsa in quanto tale, più attento a finire la gara, comunque, che a guardare al cronometro. Ha sempre portato in fondo le gare, anche le tante Pistoia-Abetone piuttosto che le Firenze-Faenza.” Michela Monti