È arrivato finalmente l’inverno Ma piante e gemme sono salve

Il bilancio di Coldiretti è incoraggiante dopo l’allerta per ghiaccio e neve "Nessun problema"

Le gemme e i fiori sbocciati anzitempo nelle piante dei vivaisti pistoiesi non solo non hanno patito l’abbassamento delle temperature ma, anzi, ne hanno tratto giovamento. Questa l’analisi di Coldiretti Pistoia, all’indomani dell’allerta per ghiaccio in pianura seguita alla settimana più fredda dell’inverno, che ha portato neve fino in collina e temperature sotto la media in tutta la provincia di Pistoia.

"Il rischio gelo è rimasto tale, fortunatamente: – commenta Michele Bellandi (nella foto), responsabile tecnico Coldiretti Pistoia guardando agli effetti dell’arrivo dell’inverno – solo un rischio che non si è concretizzato. Le temperature a Pistoia si sono abbassate gradualmente nel giro di alcuni giorni e, in pianura, non si è scesi sotto gli zero gradi. Per le attività vivaistiche del territorio questo tipo di abbassamento della temperatura non è stato un problema. Anzi: il calo giorno dopo giorno della temperatura ha aiutato a rallentare la fioritura che si era avviata in modo estremamente anticipato nel mese di dicembre, a causa del caldo fuori stagione. Il freddo di questo giorni ha messo fine a quell’anomalia e ha riportate le piante verso un ciclo più normale, capace di prolungarne la vita".

Anche la neve, caduta copiosa in montagna e collina, tornerà utile più avanti ai vivaisti e alle loro piante. "Questa nevicata è benedetta per tanti motivi – commenta Bellandi –, anzi, noi speriamo ne faccia anche ancora. La neve caduta, infatti, fornirà una formidabile riserva idrica per l’estate e risistemerà la falda acquifera dopo la siccità che abbiamo vissuto nel 2022. Perturbazioni come quelle appena passate sono accolte dai vivaisti, non temute: la neve, quando non cade a metri, non danneggia le piante. Le temperature fredde sono la normalità a gennaio, basta tenersi lontano da gelate eccessive, come in questo caso". Questa volta, insomma, la situazione sembra sia stata ottimale: nevicate in montagna e collina unite ad assenza di gelo estremo in pianura. L’inverno, però, nasconde ancora molte insidie.

"Questa volta danni non ce ne sono stati per le culture – conclude Bellandi – e i vivaisti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo previsioni piuttosto allarmanti. L’inverno però è ancora lungo e il rischio di gelate, soprattutto quelle tardive, rimane. Febbraio e marzo sono i mesi più a rischio a Pistoia, statisticamente. A questo punto possiamo solo augurarci che le temperature si mantengano lontane da valori record, che andrebbero a danneggiare le piante e le culture come, purtroppo, abbiamo visto anche nel recente passato".

Francesco Storai