"Dispiace, ma sono sereno" Il comandante Tossut replica alle accuse dei vigili del fuoco

Il dirigente parla dello sciopero indetto dai rappresentanti dei lavoratori del comando di Pistoia "Le procedure contrattuali previste sono sempre state seguite, la realtà dei fatti è diversa".

"Dispiace, ma sono sereno"  Il comandante Tossut replica  alle accuse dei vigili del fuoco

"Dispiace, ma sono sereno" Il comandante Tossut replica alle accuse dei vigili del fuoco

"Sono sereno, non mi devo difendere da niente". Sono queste le prime parole di Fabio Tossut, comandante provinciale dei vigili del fuoco, a seguito della notizia dello sciopero indetto dai rappresentanti dei lavoratori del comando di Pistoia a seguito del "fallito tentativo di conciliazione" con lo stesso dirigente. Una notizia che ha fatto scalpore, quella diffusa unitariamente dalle principali sigle sindacali (Fp Vvf Cgil Pistoia Prato, Fns Cisl Toscana Nord e Co.Na.Po.), che hanno annunciato lo "stop" per il prossimo 30 maggio. "Ovviamente sono dispiaciuto – ammette il comandante – ma al tempo stesso non vedo il motivo di questo sciopero. Le procedure contrattuali previste sono sempre state seguite alla lettera, anche andando oltre quanto dovuto. I sindacati portano legittimamente avanti la propria linea – aggiunge – ma al tempo stesso io devo svolgere il mio lavoro e prendere delle decisioni".

Lo sciopero arriva in seguito dello stato di agitazione, il terzo negli ultimi due anni, indetto ad aprile. "Una vertenza – come affermato dai sindacati – che concerneva la mancanza di corrette relazioni sindacali da parte della dirigenza e una non condivisibile organizzazione del lavoro. In particolare – hanno aggiunto – abbiamo contestato diversi ordini del giorno che penalizzano i lavoratori e creano malumori e tensioni all’interno della sede di servizio". Ma Tossut non ci sta: "La realtà non è com’è stata dipinta e credo che le motivazioni che hanno portato a questa situazioni non siano quelle espresse – ribatte –. Personalmente posso affermare che ho sempre interlocuito con i sindacati e con il personale, espletando le procedure previste. Nei due precedenti casi la conciliazione è andata a buon fine – prosegue il comandante – nell’ultimo invece no, come del resto può capitare quando le posizioni sono diverse. Ma non credo che fosse necessario arrivare allo sciopero".

Non sembra dunque esserci spazio per "ricucire" uno strappo che, stante quanto riportato dai sindacati, avrebbe radici composite. Nel documento relativo allo stato di agitazione, infatti, si parla tra le altre cose di "recesso unilaterale dell’accordo negozionale sui criteri di mobilità interna, mancato rispetto di quanto concordato ai tavoli di confronto, non corretta applicazione di pausa mensa e orario flessibile, mancata corresponsione delle indennità dovute". Accuse non di poco conto, quelmosse dai rappresentanti dei lavoratori. "Evidentemente hanno un’idea diversa di come dovrebbero essere organizzate le cose – conclude Tossut, in carica da due anni e mezzo al comando di Pistoia –. Ognuno però deve fare il suo mestiere: io porto avanti il mio operato nella cornice normativa prevista dal contratto nazionele e ribadisco di essere sereno".

Alessandro Benigni