
Cosa resta dell’ospedale Pacini? "Fatto a pezzi, anno dopo anno"
Continua lento e inesorabile lo smantellamento dell’ex ospedale Pacini? Il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana torna a interrogarsi sull’ex ospedale di San Marcello Pistoiese, non nascondendo un certo disappunto e qualche "preoccupazione". Chiedendo al tempo stesso che sindaci e amministratori si assumano le proprie responsabilità. Quello che ha allertato i rappresentanti del Crest è una nuova classificazione, la quarta in 10 anni, della struttura sammarcellina, ipotizzando che in futuro ne arriveranno altre. Ma andiamo per ordine.
"Nel 2013 l’allora segretario del PD Pistoiese Marco Niccolai, assieme ad Enrico Rossi, presidente della Regione di quegli anni, decidono di smantellare l’ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese e per ufficializzare tale operazione, di far firmare a tutti i sindaci della provincia nel giugno del 2013, degli assurdi patti territoriali con i quali si riorganizzava la sanità pistoiese e si "condonava" la trasformazione del Pacini in Presidio Integrato Ospedale Territorio, determinando il fatto che l’ex ospedale Pacini è l’unico esempio su tutto il territorio Nazionale di Piot".
Si arriva così al 2020 quando, ribadisce il Crest: "dopo anni di lotte, petizioni con raccolta di 8.145 firme e le considerazioni dei medici sulla necessità di avere un vero Pronto Soccorso all’interno del Pacini, anche il consigliere regionale Marco Niccolai sembra essersi convinto e nel suo comunicato del 17 agosto dichiara che il Pacini è stato classificato Presidio di area disagiata: "L’impegno che il Consiglio Regionale aveva chiesto alla Giunta Regionale con due mozioni è stato mantenuto: l’ospedale Pacini di San Marcello è classificato, ai sensi del Decreto Balduzzi, come sito in "area disagiata". Ma la risposta è stata che "l’ospedale Pacini di San Marcello è stato classificato presidio Ospedaliero Elettivo (senza Pronto soccorso)". E siamo alla terza classificazione. Sia arriva così alla quarta classificazione, che è: "Area a defibrillatore diffuso". Quindi, ipotizzano al Crest, si tratteranno solo infartuati e simili, mentre: "Sono in atto importanti investimenti per i due ospedali, sia per Castelnuovo che per Barga, in totale 18,8 milioni di euro di investimenti. Questo inventarsi classificazioni inesistenti a ripetizione e la continua apertura di fantomatici tavoli e progetti pilota solo per non ammettere che lo smantellamento del Pacini è stato un grande errore al quale non si vuol rimediare".
Andrea Nannini