Coronavirus, l’infinito balletto dei contagi

Casi ancora in leggero aumento, ma la terapia intensiva è vuota. In ospedale degenze brevi. Non ci sono stati nuovi decessi

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L’andamento altalenante dei contagi, con una recente tendenza al rialzo, continua a lasciare qualche perplessità, anche se è corredato da alcuni elementi confortanti, il primo dei quali è la terapia intensiva vuota. Andiamo quindi a leggere nel dettaglio la situazione nella nostra provincia alla vigilia di questo week end caratterizzato da temperature piuttosto elevate che sembrano però non influire.

In tutta l’area dell’Asl Toscana Centro i nuovi positivi rilevati ieri dai laboratori aggregati sono stati 872: 568 a Firenze; 111 a Prato; 159 a Pistoia e 24 nell’area pisana. I nuovi casi di contagio monitorati a domicilio risultano così suddivisi nei vari comuni del territorio, di seguito indicati in ordine decrescente: 57 a Pistoia; 12 ad Agliana; 11 a Montecatini; 11 a Quarrata; 10 a Pescia; 8 a Monsummano; 7 a Buggiano; 7 a Montale; 7 a Serravalle; 6 a Lamporecchio; 6 a Massa e Cozzile; 5 a Pieve a Nievole; 3 a Chiesina Uzzanese; 3 a Larciano; 2 a Marliana; 1 ad Abetone Cutigliano; 1 a Ponte Buggianese e infine, dopo tanti mesi, nessun caso a Uzzano.

Uno sguardo ora alla situazione dell’ospedale. Fino a ieri pomeriggio le persone ricoverate al San Jacopo erano 20, tutte in isolamento in area covid e nessuna in rianimazione. Ieri i nuovi ingressi dal pronto soccorso sono stati due mentre le dimissioni sono state tre. Non si sono registrati nuovi decessi.

Ma perchè non stiamo assistendo, come lo scorso anno in questo periodo, all’azzeramento di ricoveri e contagi?

"L’aumento dei contagi territoriali è indubbio – commenta per noi la dottoressa Anna Maria Celesti nella sua veste di presidente della Società della salute pistoiese –, ma è anche vero che questo virus, con le sue varianti, ci ha da tempo abituati a questo andamento altalenante. Ci confortano alcuni apetti: e cioè che la maggior parte delle persone contagiate sono asintomatiche o comunque presentano lievi sintomi simil-influenzali. In presenza di altre patologie importanti è più facile il ricorso al ricovero ospedaliero, ma le terapie ntensive, e questo è un aspetto rilevante, si mantengono vuote e anche la normale degenza – conclude la presidente – ha una durata limitata".

l.a.