"Comporre memorie" l’arte di Luciano Barale raccontata dal curatore Roberto Agnoletti

Un incontro a Artistikamente per esplorare il senso creativo di Luciano Barale attraverso la mostra "Comporre memorie". Opere che riflettono sull'equilibrio tra vita e arte, uomo e natura. Con la curatela di Roberto Agnoletti, la mostra offre spunti di riflessione sull'attualità.

Un incontro per indagare ancora più a fondo sul senso creativo e artistico di Luciano Barale. L’appuntamento è oggi (ore 17.30) ad Artistikamente, lo spazio di via di Porta al Borgo 18 dove la scorsa settimana si è tenuto il vernissage della mostra dello stesso Barale, "Comporre memorie", a cura di Roberto Agnoletti. L’esposizione affianca lavori più recenti ad alcuni più datati, a evidenziare evoluzioni e mutazioni, ma anche la continuità sottile e la coerenza del metodo che ha contraddistinto ogni singola fase artistica di Barale. "Mettere in fila la produzione artistica di alcuni anni significa documentare il fluire di una vita che come l’acqua di un torrente scorre sempre uguale e sempre diversa, mai in direzione rettilinea. Ragione e sentimento, vita e morte, interiorità ed esteriorità, sono solo le due sponde entro cui la vita che ci è data può fluire equilibratamente. Luciano – spiega Agnoletti presentando la mostra – tende a evitare gli uragani, eppure ogni suo lavoro sembra insegnarci che anche da un cataclisma, che spezza e rompe (come una rivoluzione) si può ricomporre un nuovo equilibrio, forse instabile, ma possibile e necessario.

"Le opere di Luciano ci pongono domande sul senso comune di termini come creatività e durevolezza, permanenza dei valori e delle forme, ma anche sul rapporto tra uomo e natura, fornendoci spunti di riflessioni per comprendere l’attualità".

Con Agnoletti, a presentare la mostra e a conversare con l’artista, ci saranno Anna Brancolini e Siliano Simoncini.

La mostra resterà aperta fino al 6 aprile, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 (ingresso libero).

l.m.