Ore perse per telefonare a un numero sempre occupato, code lunghissime al caldo agostano, una guardia giurata che ’tiene a bada’ un assembramento di persone in attesa. Tutto questo solo per prendere un appuntamento per una visita della Commissione medica locale per la patente di guida.
Lo racconta una cittadina, Silvia Chiti, che la definisce "una situzione kafkiana, dove un gruppo di cittadini basiti cercano di capire lo scopo di essere lì, senza che nessuno sia in grado di rispondere".
Ecco la testimonianza della nostra lettrice: "La mia mamma riceve dalla Motorizzazione la richiesta di chiamare entro 30 giorni l’ufficio di via della Quiete per una nuova visita medica al fine di verificare la sua idoneità al mantenimento della patente. Il numero risulta occupato perennemente. Al quinto giorno mamma riesce a parlare con un’impiegata che le dice di recarsi venerdì mattina presso l’ufficio per prendere l’appuntamento per la Commissione medica. Mamma chiede se si possa avere l’appuntamento per telefono o per mail, ma niente da fare: lei o un delegato devono passare dagli uffici. Vado io, con la delega, in via della Quiete intorno alle 10: una trentina di persone affollano (proprio di questi giorni) lo spazio antistante l’ingresso".
"Chiedo di parlare – racconta ancora Silvia Chiti – con un responsabile: mi sembra impossibile che si sottopongano utenti (dei quali si deve valutare l’idoneita’ fisica a causa di problematiche conclamate) a una lunga estenuante attesa per prendere un appuntamento! Nessun responsabile arriva e allora decido di chiamare la polizia municipale perché c’è un assembramento, temperatura tropicale, invalidi, e tempi d’attesa irragionevoli. Dicono di non poter intervenire, di cercare un responsabile, se ci fosse. Dopo due ore è il mio turno, mi viene richiesto di compilare un’autocertificazione attestante le condizioni di salute di mamma e in tre minuti mi viene fornito l’appuntamento per la visita medica e l’elenco dei documenti da preparare. La visita per l’idoneità è fissata per marzo 2021, pochi giorni prima della naturale scadenza della patente".
"Né la mia presenza né quella di nessuno dei presenti, per lo più invalidi – prosegue Silvia Chiti – era necessaria: una semplice mail o fax o raccomandata con l’auto certificazione sarebbero state sufficienti. Gli ingranaggi di un sistema si muovono anche grazie a piccole accortezze".
Da questa, come da altre testimonianze che ci sono giunte anche prima del periodo dell’emergenza Covid-19, risulta il grave disagio dei tanti che sono costretti a passare dalla Commissione medica per la patente. Gli appuntamenti si possono prendere solo il mercoledì e il venerdì per poche ore la mattina. Dell’accettazione degli utenti si occupa una guardia giurata con la pistola al fianco, quasi che il problema principale sia la sicurezza dei funzionari e non i diritti delle persone. Non si trova scritto da nessuna parte il nome dei componenti della commissione che non portano un cartellino identificativo. Una commissione senza nome, protetta da una guardia armata di fronte a una folla di gente esasperata. Eppure è un servizio pubblico, di tipo sanitario, frequentato da persone fragili.
R.P.