REDAZIONE PISTOIA

Cinema, omaggio alle melodie indimenticabili

Domani sera appuntamento con le colonne sonore più belle alla Fortezza Santa Barbara per Serravalle Jazz. Non solo Morricone

Gli ’anni ruggenti’ del cinema italiano e le colonne sonore che lo hanno reso immortale. Serravalle Jazz, in trasferta domani, sabato 12 settembre alla Fortezza di Santa Barbara (ore 21.15), rende omaggio ai musicisti che hanno segnato in profondità la cultura del secondo dopoguerra. Il quintetto formato da Antonino Siringo al pianoforte, Paolo Zampini al flauto, Guido Zorn al contrabbasso, Andrea Melani alla batteria, insieme alla voce di Valentina Piccioni, offre un tributo non solo all’indimenticabile Ennio Morricone, ma anche ai suoi illustri colleghi: Armando Trovajoli, Piero Umiliani e soprattutto Piero Piccioni, di cui il 2021 segna il centenario della nascita. Da Fumo di Londra a Un italiano in America, da Scusi, lei è favorevole o contrario? a L’attico: i brani proposti durante la serata ripercorrono alcune tappe di una carriera sfolgorante.

"Un artista come Piccioni – spiega Antonino Siringo, ideatore dell’evento – è oggi ricordato soprattutto per l’amicizia e la lunga collaborazione con Alberto Sordi. Tuttavia la sua presenza nella cultura del secondo Novecento è davvero notevole: ha introdotto il jazz nel cinema italiano ed è stato il fondatore della prima big band made in Italy, la leggendaria "013".

Praticava molti stili, dalla sinfonica alla bossa nova, con una curiosità aperta ad ogni forma di sperimentazione. Da due anni abbiamo intrapreso un progetto che intende valorizzare una personalità oggi purtroppo sconosciuta ai più".

"Papà ha vissuto a Pistoia per molti anni - racconta la figlia Valentina – dalla scuola elementare fino ai primi anni di università. Il legame della famiglia con la città è stato profondo: il nonno Attilio è sepolto qui. Durante la guerra il babbo era ufficiale di marina, dopo ha esercitato per qualche tempo la professione di avvocato ma poi la musica, coltivata da autodidatta, ha preso il sopravvento. Firenze, Roma e poi l’America. Il nostro tempo insieme era sempre un tempo musicale: io e mio fratello cantavamo con lui, ci portava con sé negli studi di registrazione, ascoltavamo giorno e notte la musica classica in filodiffusione. Con Alberto Sordi e Francesco Rosi, Armando Trovaioli ed Ennio Morricone aveva un rapporto autenticamente fraterno".

Valentina ha completato l’opera di catalogazione delle partiture e dei manoscritti del padre. Oggi il Castello di Cafaggio all’Impruneta, proprietà di famiglia, ospita un archivio composto da un’enorme quantità di manoscritti, quasi totalmente digitalizzato e presto disponibile agli studiosi. L’evento fa parte del cartellone di Spazi aperti di Atp. L’ingresso è gratuito su prenotazione. I posti sono in via di esaurimento. Info: Biglietteria del Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112); online su www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli