"Ci batteremo per riavere la logopedista"

Le reazioni politiche alla notizia che il servizio non c’è più e che i cittadini dovranno scendere a Pistoia

I cittadini della Montagna Pistoiese sono rimasti senza la logopedista e dovranno recarsi a Pistoia per le sedute. Sono diversi gli interventi politici a sostegno dei bisogni delle persone. "Solidarietà ai cittadini della montagna per la criticità dovuta al servizio di logopedia – esprime Paolo Tosi, consigliere comunale Pd di Pistoia –. Auspico che l’azienda riesca a trovare una soluzione in tempi brevissimi. Ora che come forza politica (FdI), sono al governo nazionale, si facciano portavoce per far rimuovere il blocco di spesa per le assunzioni imposto dal ministro Brunetta nel 2008 e reiterato da questo esecutivo di destra. Oggi la Regione, anche se aumentasse il finanziamento complessivo vedrebbe gli organici bloccati. Servono assunzioni, il governo tolga i vincoli alle aziende sanitarie, spostare il personale e mettere toppe scontenta tutti". "Povera Montagna… – è quanto riesce a dire Simone Ferrari a nome dei genitori dei minori coinvolti –. Nel 2021 l’Asl, sospese il servizio per poi ripristinarlo portandolo da 5 giorni a 2 giorni a settimana. E oggi ci ritroviamo ancora una volta senza logopedista, il che determinerà per tanti genitori e non solo, i soliti viaggi su e giù per Le Piastre, il che significa benzina, costi, tempo e problemi sul lavoro. Ma alla Asl non ci avevano promesso meno ospedale e più territorio ? E invece stanno togliendo e tagliando anche il territorio". "Dal fatto che i pazienti siano trasferiti – rileva il consigliere provinciale Andrea Tonarelli – si evince la completa mancanza di volontà da parte dell’azienda sanitaria di non voler proseguire il servizio in montagna in quanto il logopedista per il trattamento a quanto pare c’è, ma solo se si recano a Pistoia. Metteremo in campo tutte le forze e competenze affinché ciò non avvenga e siano rispettati i diritti al servizio sanitario per tutti"

Andrea Nannini