REDAZIONE PISTOIA

Choc in paese come 40 anni fa per il delitto Pucci

Un paese sotto choc. Come quarant’anni fa. Ieri la notizia del ritrovamento del cadavere di Massimiliano Matteoni nel bosco di Campioni, una delle zone più suggestive del territorio comunale, si è sparsa velocemente a Borgo a Buggiano. La mente dei più anziani è andata a quasi quarant’anni fa, nel 1982 quando sepolto in una villetta di un giardino di Marliana venne ritrovato il corpo di Gianluca Pucci, giovane portavalori di appena 22 anni. Era la drammatica conslucione di una vicenda che era iniziata oltre due mesi prima, a gennaio, quando del ragazzo, partito come ogni mattina per effettuare il giro dei clienti, si erano perse le tracce. All’inizio infatti gli investigatori pensarono ad una fuga del giovane portavalori, magari con un’amante. Ma i familiari si batterono fin da subito contro questa ipotesi: Gianluca era un tipo serio e scrupoloso (annotava in un taccuino le auto sospette) e con la fidanzata stava programmando le nozze. Poco a poco la verità venne fuori: un suo cliente gioielliere di Prato, alla vigilia della scomparsa lo aveva chiamato per dirgli che aveva vinto al Totocalcio e voleva investire una bella somma in preziosi. Puntuale la mattina dopo Gianluca si presentò a quel tragico appuntamento. Per sviare le indagini la banda di assassini fece ritrovare l’auto del Pucci nel parcheggio dell’aeroporto di Pisa e appiccò il fuoco al veicolo per far perdere le tracce. Il cerchio degli investigatori però si fece sempre più stretto intorno alla banda e alla fine il più debole del gruppo confessò: Gianluca venne ucciso con un colpo di pistola, "perché – disse – era la cosa più semplice" e seppellito nel giardino di una villetta a Marliana di proprietà del gioielliere.

g.g.