Nell’autunno del 1943 si formano a Milano i primi "Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Combattenti della Libertà", noti spesso come G.D.D. La fondazione è legata a cinque nomi: Giovanna Barcellona, Ada Gobetti, Lina Merlin (in seguito prima donna al Senato della Repubblica e ideatrice della legge n. 75 del 1958 con cui venne abolita la regolamentazione della prostituzione in Italia) Rina Picolato e Lina Fibbi. Lucia Corti, dirigente dei GDD, in un rapporto dell’ottobre 1945, riferisce che le donne aderenti sono state 70.000, più molte attiviste (dati Anpi). In un clima di clandestinità, pericolo e analfabetismo, le donne del GDD sono riuscite ad organizzare un’opposizione non armata al regime fascista e all’occupazione nazista. Molte furono le manifestazioni per la fine della guerra, per l’aumento delle razioni alimentari, oltre a numerosi scioperi. Si opposero ad arresti, fucilazioni e deportazioni, in alcuni casi arrivarono a stendersi sui binari per impedire la partenza dei treni diretti in Germania. Le donne del GDD sostennero i partigiani e le loro famiglie e si occuparono dell’assistenza dei detenuti politici. Fecero tutto questo perché credevano in un futuro diverso, più democratico e più libero.
CronacaChi erano i Gruppi di Difesa della donna
Chi erano i Gruppi di Difesa della donna
Come fu l’opposizione non armata al regime fascista e all’occupazione nazista.. Le donne in prima linea. .
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