’Celle arte e natura’. Il premio a Villalta e tre panchine speciali: "Per babbo Giuliano"

I quattro figli di Gori hanno presentato l’appuntamento di domenica. Un omaggio al fondatore della collezione, scomparso da pochi mesi. Sarà anche esposto per la prima volta "Il viaggio della Luna" di Melotti.

’Celle arte e natura’. Il premio a Villalta e tre panchine speciali: "Per babbo Giuliano"

’Celle arte e natura’. Il premio a Villalta e tre panchine speciali: "Per babbo Giuliano"

Nella splendida cornice di villa di Celle, domenica 2 giugno a partire dalle 15, si svolgerà la terza edizione del Premio ’Celle Arte e Natura’ che è stato assegnato al poeta Gian Mario Villalta. È la prima volta dopo la morte di Giuliano Gori, il geniale fondatore della più importante collezione di arte ambientale al mondo. Ma Giuliano sarà più che mai presente, grazie ai figli ai quattro figli Patrizia, Fabio, Paolo e Stefania che hanno voluto arricchire il parco con tre opere nuove a lui dedicate: tre panchine in marmo su ciascuna delle quali è incisa una poesia dei vincitori delle tre edizioni del premio Celle Arte e Natura: Antonella Anedda, Giuseppe Conte e Gian Mario Villalta. Quella con la poesia di Anedda è stata collocata al margine del laghetto, quella di Conte al teatro e quella di Villalta alla Serra dei Poeti. La presentazione della giornata, condotta dai quattro figli di Giuliano, è stata un viaggio nel parco, da una panchina all’altra, fino alla cascina dove sono esposte le opere di Vittorio Corsini i cui disegni sono pubblicati insieme alle poesie di Villalta in un volume edito da Gli Ori.

Dalle parole e dai volti di Paolo, Fabio, Patrizia e Stefania, sempre accoglienti, affabili, empatici, trabocca l’amore per l’arte e per la natura trasmesso dal loro babbo, un’energia che non conosce soste visto che l’attività della collezione e della fattoria è continuata, anche dopo la morte di Giuliano, con grande intensità e ci sono già tanti progetti nuovi come, per esempio, un grande convegno internazionale sui parchi e i giardini storici il prossimo 19 ottobre. "Quando a gennaio nostro padre è venuto a mancare – dicono i figli di Giuliano – stavamo già organizzando assieme a lui il nuovo premio di poesia. Ci è venuto spontanei pensare ad un luogo per fermarsi e sostare nel verde accompagnati dalle parole dei poeti. Così è nata l’idea delle tre panchine con le poesie scolpite: un omaggio a Giuliano". Un’altra novità, davvero un regalo per i visitatori, è l’esposizione, per la prima volta, di un’opera particolarmente amata da Giuliano, "Il viaggio della Luna" di Fausto Melotti che si potrà ammirare nella cappella padronale di Celle, dove è stato celebrato l’ultimo saluto a Giuliano e che verrà riaperta eccezionalmente per l’occasione.

"E’ un’opera delicata – spiega Fabio Gori – un lavoro che rappresenta molte cose per tutti noi e per prima cosa la fraterna amicizia dei nostri genitori per l’artista. E’ poesia realizzata in scultura". Mentre la mostrano ai giornalisti Paolo e Fabio studiano accuratamente il posizionamento del faretto che illumina l’opera, in modo che le ombre esprimano anch’esse il poetico viaggio della luna. L’armonia tra poesia e arte è esaltata anche nelle opere di Vittorio Corsi che sulle pareti della cascina di Terrarossa ha lavorato in modo originale sulle poesie di Villalta quasi diluendo le parole, "per rendere vibrante il segno". Villalta, intervenuto in video chiamata, ha affermato che "Celle non è una collezione, ma è un’opera d’arte nel suo insieme a cui hanno collaborato diversi artisti con la propria individualità".

Giacomo Bini