
Casse d’espansione, doppio progetto. Sul piatto ci sono 5 milioni di euro
Rischio idrico e inquinamento nella Piana pistoiese: Legambiente Quarrata prosegue il percorso per esortare la realizzazione di nuove casse d’espansione che rallentino il defluire delle acque sia basse che alte dal territorio di Pistoia a quello della Piana, e difendere il più possibile i cittadini da futuri allagamenti e esondazioni. In una nuova riunione nella sala giunta comunale con il sindaco Gabriele Romiti, giovedì scorso i volontari di Legambiente Quarrata capitanati dal presidente dell’associazione Daniele Manetti, hanno parlato telefonicamente con l’assessore del Comune di Pistoia all’assetto idrogeologico Alessio Bartolomei, invitato a partecipare dallo stesso Romiti. "Il nostro obiettivo è iniziare a risolvere gradualmente le gravi problematiche che riguardano il rischio idrogeologico e l’inquinamento dell’intera Piana della provincia – ha spiegato Manetti – e tutti gli enti interessati dovranno assumersi la propria responsabilità in merito alla progettazione e all’esecuzione del piano per migliorare questi rischi". I nodi affrontati nella riunione riguardano le due casse per acque minori da costruire sul territorio pistoiese, una per tutelare via Brana e l’altra sull’Ombroncello per via del Falchero, strade che soffrono maggiormente degli allagamenti nei periodi di forti precipitazioni piovose. Secondo Bartolomei ci sarebbe la volontà da parte dei due Comuni di fare un unico protocollo d’intesa, ed è in preparazione un primo stralcio di progetto che comprenda entrambe le casse d’espansione.
"Uno stralcio di progetto che va portato a termine in modo che siano trovati immediatamente i fondi da parte della Regione Toscana – ha precisato Manetti – servono circa 5 milioni di euro e la realizzazione sarà affidata al Consorzio Medio Valdarno". Per quanto riguarda la cassa di stoccaggio per acque alte da costruire nell’ex Campo di Volo a Pistoia, "dopo tutte le indagini ambientali per la valutazione dell’impatto ambientale – ha proseguito Manetti – c’è un progetto realizzato da uno studio della facoltà di Architettura di Firenze che verrà presentato nei prossimi giorni ufficialmente per essere valutato dall’amministrazione del Comune di Pistoia e da tutti gli enti interessati". Intanto sono stati tolti per la bonifica tutti i rifiuti, procedendo alle analisi del terreno. "Nel caso si rivelasse inquinato – ha concluso Manetti – Bartolomei ci ha detto che per la decontaminazione esiste un finanziamento a parte della Regione Toscana".
D.G.