
Stefano Montanari
Nella prossima stagione gli appassionati di calcio di Casalguidi avranno la possibilità di seguire la serie A non solo per interesse tecnico, ma anche affettivo. Due fisioterapisti del paese svolgeranno il loro lavoro per due società con ambizioni diverse e la medesima voglia di far bene. Fra l’altro entrambi questi due professionisti sanitari oltre ad essere dello stesso paese hanno anche lo stesso nome di battesimo. Si tratta di Stefano Grani, nativo proprio di Casalguidi, nonché del romagnolo Stefano Montanari, ’adottato’ da cinque anni dal paese di Casalguidi dopo aver sposato la ’casalina’ Claudia Occupati. Grani farà ancora il fisioterapista dello staff dei collaboratori di Massimiliano Allegri, neo-allenatore del Milan. Per Montanari, invece, si tratta della prima esperienza a tempo pieno nella massima serie con la squadra nerazzurra del Pisa, neo promossa in serie A. Nella stagione appena conclusa, in serie B, ha fatto parte dello staff dei collaboratori di Filippo Inzaghi e adesso è pronto a mettersi agli ordini di Alberto Gilardino. Era già stato per una stagione in serie A nel Bologna, con il tecnico Stefano Pioli, ma faceva espressamente il fisioterapista degli arbitri.
Prima di approdare al Pisa, Montanari lavorava alla Clinica Prosperius di Firenze, come collaboratore del professor Andrea Moretti. Ed è proprio grazie a Moretti se Montanari è entrato a far parte dello staff della squadra nerazzurra toscana. Grani, dopo il primo lavoro all’Ospedale di Pistoia, ha svolto qualche anno di attività da fisioterapista nel Casalguidi, nell’Aglianese e nella Pistoiese, dove è iniziato il felice connubio con Allegri. Poi la sua carriera decollò proprio insieme a Max: prima nella Spal, poi a Cagliari, nel Milan e successivamente nella Juventus. È stato anche collaboratore di Walter Mazzarri nella Sampdoria.
"Allegri aveva una pubalgia - spiega Grani - e la cura che riuscii a fargli fu risolutiva: questo mi ha permesso di instaurare un ottimo rapporto di reciproca stima che sta durando nel tempo". Per Montanari invece l’anno trascorso nel Pisa è stato molto importante per conoscere meglio l’ambiente calcistico. Ma non solo. "Ho avuto la fortuna - confessa - di lavorare in un ambiente giusto per imparare e crescere sotto tutti i punti di vista. Si lavorava con entusiasmo e con il massimo rispetto dei vari ruoli perchè era un gruppo che aveva voglia di riscatto e con un allenatore carismatico. Eravamo talmente felici di stare insieme a lavorare tanto da rinunciare anche ai giorni di libertà".