
I dubbi di Serravalle Civica e la richiesta di accesso agli atti. Pronta la risposta dell’amministrazione guidata da Lunardi.
Nella discarica di Fosso del Cassero vengono raccolti e smaltiti come rifiuti i materiali provenienti dal ’passante Av’ (alta velocità) di Firenze? E parte degli scarti del medesimo cantiere vengono riutilizzati come sottoprodotto nell’ex-Cava Bruni? E se sì, a quanto ammontano i quantitativi di materiale? Sono le domande poste nei giorni scorsi da Elena Bardelli, referente di Serravalle Civica, all’amministrazione comunale.
"Il Forum toscano movimenti per l’acqua e associazione ’No tunnel Tav Firenze’, alcuni mesi fa hanno inoltrato all’Arpat la richiesta di accesso ad atti e informazioni ambientali sulla realizzazione della ’collina schermo’ e la gestione delle terre di scavo ottenute con scavo meccanizzato per il passante Av di Firenze – ha spiegato Bardelli –. Dalla risposta dell’Arpat si evince che presso la nuova stazione Av i materiali vengono escavati con la tecnica tradizionale, mentre presso il passante Av gli scavi vengono effettuati mediante fresa meccanica a piena sezione, il cui utilizzo necessita di additivi, di pasta di tenuta e di lubrificante".
Bardelli prosegue sostenendo che: "I materiali conformi a determinate concentrazioni soglia di contaminazione, al test eco-tossicologico e al contenuto tensioattivo vengono riutilizzate come sottoprodotto nel sito di realizzazione della ’collina schermo’ a Santa Barbara, mentre i materiali con più alte concentrazioni soglia di contaminazione, conformi però al test eco-tossicologico e al contenuto di tensioattivo, vengono riutilizzate come sottoprodotto nel sito della ex-Cava Bruni di Serravalle Pistoiese". Bardelli rileva quindi "che i materiali con più alte concentrazioni soglia di contaminazione o non conformi al test eco-tossicologico, o al contenuto di tensioattivo, vengono allontanate presso impianti autorizzati in regime di rifiuto".
Secondo Serravalle Civica insomma, gli scarti di quel cantiere sarebbero arrivati anche a Serravalle e all’interno dell’impianto del Cassero, fra le altre cose. Una ricostruzione che l’amministrazione ha contestato: la giunta ha fatto sapere che una parte del materiale è effettivamente arrivato all’ex-Cava Bruni, ma che non sarebbe inquinato. E che nella discarica del Cassero non sono stati conferiti materiali di scarto inquinati provenienti da quel cantiere.
Giovanni Fiorentino