
Don Paolo Firindelli
Montale, 20 giugno 2022 - Hanno dato fuoco alla bandiera dell’Ucraina nel sagrato della chiesa parrocchiale di Montale dove era stata esposta dall’inizio della guerra per volontà del preposto don Paolo Firindelli. L’incendio della bandiera è avvenuto ieri mattina, in pieno giorno, nella piazza principale del paese sulla quale si affaccia la chiesa di San Giovanni Evangelista. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto la bandiera integra poco prima delle sette e il parroco si è accorto di quanto avvenuto dopo la santa messa delle ore otto. Gli autori non hanno staccato la bandiera, ma le hanno appiccato il fuoco sul posto, probabilmente fuggendo subito dopo. Le fiamme, partite dal basso, hanno divorato in gran parte la bandiera lasciando solo dei brandelli nella parte alta e in quelle laterali. Sono in corso le indagini dei carabinieri che hanno sequestrato tutto il materiale utile ad accertare l’identità dei responsabili.
Le indagini - Tra gli elementi a disposizione delle forze dell’ordine ci dovrebbero essere anche le riprese effettuate dalle telecamere che sono collocate nella piazza Matteotti. "Secondo me non è stata una semplice ragazzata", commenta don Paolo che ricorda di aver esposto la bandiera dell’Ucraina "per solidarietà al popolo ucraino". "Non è mica detto che tutto il mondo pensi alla stessa maniera – aggiunge don Paolo –, ma uno può dire la sua in tanti modi non importa mica che vada a bruciare una cosa che magari pensa non sia giusta". L’incendio della bandiera ha suscitato una notevole impressione tra la cittadinanza anche perché è avvenuto in piazza e all’ingresso del luogo di culto principale del paese.
Le reazioni - Immediatamente si sono registrati gli interventi anche delle forze politiche. Il consigliere comunale di centrodestra Lorenzo Bandinelli esprime solidarietà a don Paolo "con la speranza che sia solo un atto di vandalismo e non qualcosa di più grave. C’è qualcosa che non va nella nostra società, tutto ciò è avvenuto sul sagrato della chiesa e in pieno giorno. A parte i danni materiali, è un segno di mancanza di rispetto verso tutto e tutti". L’esponente del centrodestra sollecita il sindaco di Montale a farsi carico "di una nostra mozione sulla sicurezza che giace da tempo in commissione".
La coordinatrice di Forza Italia Eleonora Baldi condanna l’accaduto e ne sottolinea la gravità. Il segretario del Pd di Montale Daniele Bini definisce il gesto "osceno e vigliacco" e ricorda la "bellissima manifestazione per la pace di pochi mesi fa in cui la comunità montalese ha dimostrato a che parte sta e quali valori difende". La capogruppo di Insieme per Montale Barbara Innocenti esprime solidarietà a Don Paolo e ai rifugiati ucraini sostenendo che, "qualsiasi siano le motivazioni, dissenso nei confronti degli eventi in corso o un modo insano per passare il tempo, è un gesto inaccettabile". Innocenti sostiene che "il rogo della bandiera dimostra che nel paese esiste un problema di sicurezza ma anche di coesione sociale".