MARTINA VACCA
Cronaca

"Mio figlio è vivo grazie ai medici del San Jacopo"

Un parto record, dopo il distacco della placenta. Parla Gilda, la mamma del piccolo Lorenzo

Ostetricia

Pistoia, 24 gennaio 2019 - Si chiama Lorenzo ed oggi sta bene, nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Meyer di Firenze. Accanto a lui la mamma Gilda e il babbo Luca, che non lo hanno mai lasciato solo. Un parto d’emergenza, quello che lo ha fatto nascere lunedì mattina, grazie al pronto intervento e alla competenza dello staff dell’unità di ostetricia del San Jacopo, che abbiamo raccontato sulle pagine del nostro giornale. Ed è proprio per ringraziare i medici e gli infermieri che l’hanno assistita che la mamma del piccolo Lorenzo ha voluto parlarci.

"La nascita di Lorenzo è stata un miracolo – racconta mamma Gilda – Sono arrivata in ospedale per delle piccole perdite e un minuto dopo svenuta. Quello che è accaduto dopo, lo ricordo a tratti. Di una cosa sono certa, però: mai, nemmeno per un minuto, sono stata lasciata sola. Sono stata coccolata e accudita. Io ero arrivata da sola, e gli infermieri hanno avuto anche l’accortezza di chiamare mio marito, dimostrandomi una sensibilità particolare".

"Io vivo a Pistoia da luglio – prosegue – sono originaria di Roma, e ho la mia famiglia lontana, ma posso dire di aver avuto accanto persone straordinarie. A partire dalla dottoressa Elisa Ghelardini, che per prima mi ha visitata, e che si è accorta che il piccolo era bradicardico. Poi è intervenuto il mio ginecologo Raffaele Fimiani. Hanno agito tutti con prontezza e professionalità estrema e solo grazie a questo lavoro di squadra oggi nostro figlio sta bene". Il parto è stato eseguito in urgenza tramite intervento cesareo perché, come ha spiegato il responsabile del reparto, professor Pasquale Florio, la mamma aveva avuto un distacco massivo di placenta e una conseguente emorragia.

"Dopo l’intervento – spiega ancora mamma Gilda – hanno avuto la delicatezza di portarmi in una stanza singola. Mio figlio è nato prematuro, alla 30esima settimana, e dunque è stato subito portato nella terapia intensiva neonatale e poi al Meyer, e io non ho nemmeno potuto vederlo subito. Le altre mamme avevano il loro bimbo vicino, e io avrei forse sofferto se fossi stata in stanza con una di loro. Hanno usato anche questa attenzione".

Mamma Gilda è arrivata in ospedale alle 9,45 del mattino e alle 10,50 il piccolo Lorenzo era già nato. Ad attendere entrambi, fuori dalla sala operatoria, il babbo Luca. Marito e moglie non sono di Pistoia: lui, 47 anni, è originario della Sicilia e lavora nello stabilimento Hitachi, lei 36, è originaria di Roma e si è trasferita in città solo da pochi mesi. Oggi, però, entrambi dicono di dovere molto a questa città e alle persone che hanno incontrato. «Ringraziamo tutti – doce Gilda – Se Lorenzo è con noi lo dobbiamo ai medici e agli infermieri che ci sono state accanto. Il resto lo ha fatto mio figlio». E la manina che stringe quella del babbo la dice lunga sulla sua voglia di venire al mondo.