Beatrice, Dante e gli altri. La piccola fattoria cresce. E accoglie i bambini

A Olmi di Quarrata c’è "Rifugio", gestita da tre generazioni della famiglia Lomi "Facciamo attività con i bambini e spieghiamo necessità ed esigenze degli animali".

Beatrice, Dante e gli altri. La piccola fattoria cresce. E accoglie i bambini

Beatrice, Dante e gli altri. La piccola fattoria cresce. E accoglie i bambini

PISTOIA

L’input è arrivato, neanche a dirlo, col covid. Privati della vita all’aria aperta e della condivisione in natura è venuto tutto facile. I terreni di proprietà fino ad allora abbandonati c’erano, mancavano solo gli animali. Detto, fatto. E così a Olmi di Quarrata al civico 33 di via Gamberaia sono arrivate per prime Beatrice e Dante, due caprette nane tibetane, a far compagnia al fedele amico di casa, il cane Rum. Da lì è stato un susseguirsi di arrivi: le due pony Diana e China, i pavoni Narciso e Vanesia, le galline ovaiole, le ornamentali, i due alpaca Truble e Tartufo, il ciuchino Bernie, il maialino Charlie e tanti altri. A tirar le fila tre generazioni unite, a partire da Arrigo Lomi, oggi pensionato 81enne, Simone Lomi, oggi 51 anni, titolare di una ditta tessile a Prato, e Lapo, che di anni adesso ne ha 15 ma all’inizio di quel viaggio 11. Lo stimolo vero è arrivato proprio da lui.

"All’epoca Lapo aveva un grande amore per gli animali – ricostruisce Simone -, si documentava moltissimo e coltivava il sogno nel cassetto di studiare veterinaria per fare il fattore. È stata la sua grande passione a essere motore per me e per mio padre Arrivo a seguirlo ed è così che sono arrivati in successione tutti gli ospiti della fattoria". Fattoria il cui nome è "Rifugio La Piccola Fattoria", "’rifugio’ perché l’arrivo della vecchia pony, China, fu il risultato di un accordo trovato con l’allora proprietario: l’avremmo accolta noi anziché farla finire a un destino di possibile macellazione".

Nella fattoria ognuno ha il proprio compito: Lapo compatibilmente con gli impegni scolastici (frequenta il liceo scientifico), raccoglie le uova, gestisce le covate, si documenta sulle esigenze degli animali e sui nuovi progetti, ha persino aiutato alcuni animali durante il parto e si è reso utile in costruzioni di recinte e dimore per gli animali; a Simona il compito di seguire le pratiche del codice stalla, veterinari e progetti mentre al ‘saggio’ come lo chiamano figlio e nipote, il nonno Arrigo, spetta la distribuzione quotidiana del cibo agli animali e il pascolo. "Progetti? Trasmettere la passione che viene condivisa da tre generazioni ai più piccoli ospiti della fattoria – chiude Simone -. Abbiamo aperto alle visite da fuori, bambini degli asili e studenti e studentesse delle scuole medie. Facciamo attività, spieghiamo necessità ed esigenze dei nostri animali, la vita di fattoria. E visite guidate per piccoli gruppi. Il riscontro che abbiamo ottenuto ci ha riempiti di orgoglio, speriamo di poter accogliere sempre più persone".

linda meoni