
L'ex calciatore Badiani con Marcello Lippi
Pistoia, 6 giugno 2015 - Anche i campioni piangono. E’ il caso di Roberto Badiani – il centrocampista pratese che ha giocato in serie A con la Lazio scudettata e con la Pistoiese e attualmente fa parte dello staff dell’Aglianese – che ora non riesce a vincere la sfida con i ladri. Anzi, è talmente esasperato che sta pensando di trasfersi nel nord Italia o in Svizzera con la famiglia dopo aver subito l’ennesimo furto. «Stamattina (ieri, ndr) alle Poste mi hanno portato via una bicicletta inglese degli anni ’70 piuttosto rara – racconta Badiani –. L’avevo legata con una catena grossa che non ho ritrovato, dunque l’hanno portata via sollevandola... Mi domando come abbiano fatto e come mai nessuno si sia accorto di nulla visto che sono rimasto dentro le Poste per un quarto d’ora appena. E’ davvero incredibile».
Si tratta della terza bicicletta a cui la famiglia Badiani deve dire addio. Una venne rubata un anno fa dal giardino di casa, un’altra ancora prima in piazza San Francesco. «E mia moglie – aggiunge l’ex calciatore – è stata derubata due volte ai Gigli. Ormai in questa zona non si vive più. Siamo davvero tentati dall’idea di andarcene via». Non è tutto. Badiani sta pensando anche di prendere il porto d’armi: «Sì, lo farò e mi porterò dietro anche una pistola se sarà possibile. Adesso basta, questa città non è più quella di una volta». E Badiani sa quello che dice, visto che a Tavola fu vittima di una bruttissima rapina in casa. «Voglio aggiungere anche un’altra cosa, voglio raccontare un aneddoto che secondo me rende l’idea. Nel 1968, con il Milan, andammo a New York. Ci dissero di non uscire la sera se non in gruppo. Ecco, ora a Prato mi sembra che ci sia lo stesso clima, almeno in certe zone. Qui si va indietro invece che andare avanti», aggiunge Badiani che poi conclude: «Io e la mia famiglia stiamo seriamente pensando di trasferirci in Svizzera o a Bolzano». Badiani chiude con una battuta: «Finora andavo ad Agliana proprio in bicicletta, vorrà dire che adesso mi sposterò in autobus o magari andrò direttamente a piedi. E’ senz’altro più sicuro». In effetti quelli ancora non li rubano.
L.B.