Attesa Pistoiese. Dopo l’apertura di Iorio sembra calato il silenzio. Ma il progetto avanza

Nessun imprenditore ha manifestato apertamente il proprio interesse. Eppure sottotraccia continuano i movimenti per la rifondazione. L’ipotesi di passaggio, o scambio, del titolo sportivo è concreta. .

Attesa Pistoiese. Dopo l’apertura di Iorio sembra calato il silenzio. Ma il progetto avanza

Attesa Pistoiese. Dopo l’apertura di Iorio sembra calato il silenzio. Ma il progetto avanza

Aaa investitori cercasi. Non è un annuncio di lavoro o uno spot pubblicitario, ma la descrizione del momento che sta attraversando la Pistoiese. Da più di due settimane, da quando l’imprenditore-tifoso Sergio Iorio ha pubblicato la lettera aperta alla città dicendosi pronto a partecipare a un progetto di rinascita del club, tutto tace sul fronte arancione. E questa, già di per sé, è una notizia. Nessun imprenditore ha manifestato – almeno apertamente – il proprio interesse e la volontà d’entrare a far parte della nuova Pistoiese, eccezion fatta per il main sponsor Vannucci che ha ribadito il sostegno alla causa a prescidere da chi saranno gli attori principali della ripartenza. Eppure era stato proprio lo stesso Iorio a chiedere una cooperazione tra aziende: "Mi impegno a ricostruire un gruppo azionario serio, solido, motivato e professionale – si legge nella lettera inviata la scorso 17 aprile – di cui potrei anche, se Pistoia lo vorrà, diventare azionista di riferimento".

L’imprenditore genovese infatti, investendo a titolo personale, non può detenere più del 50% delle quote per motivi contrattuali legati all’azienda di cui è ceo, l’Italmatch Chemicals. Al momento invece la via scelta da parte delle varie componenti in gioco è quella dell’attesa. Ma quanto potrà durare ancora questo gioco del silenzio? Chi invece non ha optato per la via del silenzio è il sindaco di Agliana Luca Benesperi, che nella giornata di ieri ha tenuto a fare alcune precisazioni riguardo alla voce, che nelle ultime settimane ha preso sempre più piede, di un possibile passaggio del titolo sportivo a Pistoia. Il messaggio del primo cittadino è stato chiaro: l’Aglianese è un patrimonio della città e deve restare ad Agliana. Una chiusura all’apparenza netta (sebbene non ’legata’ alla categoria) che però indirettamente scopre le carte sul ventilato trasferimento a Pistoia dell’Aglianese. Se fino a pochi giorni fa poteva essere solo un’ipotesi, la nota di Benesperi offre un importante spunto per pensare che l’idea sia davvero sul tavolo nell’ambiente neroverde, ambiente a cui lo stesso Iorio sarebbe in qualche maniera legato, nonostante le smentite del presidente Fabio Fossati nell’arco della stagione.

E per quanto lontano dalla realtà possa sembrare, la strada del passaggio di titolo sportivo, che può avvenire solo tra due formazioni della stessa provincia, è già stata percorsa da alcune società negli ultimi anni. Il più recente risale al 2022, quando il Cascina, militante in Serie D, trasferì la propria sede operativa a Ponsacco dando vita al nuovo Mobilieri Ponsacco. O ancora nel 2018 quando il Vicenza, fallito pochi mesi prima, riprese l’attività col titolo del Bassano. Ciò che sembra certo, a prescindere dai tecnicismi e dall’Aglianese, è che i tempi siano maturi per uscire finalmente allo scoperto. Da questo punto vista l’esclusione prematura dal campionato della Pistoiese ha fornito l’assist perfetto, consentendo alle parti interessate di lavorare in anticipo e sottotraccia, senza il timore di ulteriori colpi di scena.

Ci sarà poi anche da capire come potrebbe reagire la tifoseria arancione se il progetto dovesse andare in porto. La sensazione è che si possa creare, o che addirittura si sia già creata, una spaccatura tra "pro" e "contro": c’è chi sarebbe disposto a scendere a compromessi e chi, pur di non perdere l’identità arancione, accetterebbe anche di ripartire da una categoria più bassa.

Michele Flori