Ascoltare il territorio: "Così il Pd può vincere"

Niccolai fa il punto: "Ottenuto un finanziamento importante per le infrastrutture" "Dal voto mi aspetto fiducia per tornare a governare anche i comuni ’complessi’".

Ascoltare il territorio: "Così il Pd può vincere"

Ascoltare il territorio: "Così il Pd può vincere"

"Il “caso“ di Pescia è emblematico: se il Pd si rinnova partendo dalle istanze del territorio, può vincere ovunque". Lo sostiene il consigliere comunale “dem“ Marco Niccolai, che ha fatto il punto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Niccolai, parliamo di opere pubbliche finanziate dalla Regione: quali sono le più urgenti a suo avviso?

"Penso di essermi adoperato in questi anni per la viabilità, fra le altre cose. Abbiamo realizzato il terzo lotto della variante del Fossetto a Montecatini e ottenuto un finanziamento importante con il fondo di Sviluppo e Coesione. Si tratta di 33 milioni di euro con cui realizzeremo l’ammodernamento di Ponte di Serravalle, il nuovo “vialone del Melani“ fra Massa, Pieve e Monsummano e la variante al centro abitato di Castelmartini".

E i tempi quali saranno?

"I cantieri partiranno nei prossimi due anni ed è un risultato straordinario, a mio avviso: ci siamo riusciti perché avevamo la progettazione di queste nuove opere in uno stato avanzato e porteranno un beneficio economico fondamentale per il tessuto produttivo. E poi cito il finanziamento della progettazione per la variante di Collodi e per la variante Montalese: questioni fondamentali, perché impattano anche sulla qualità della vita".

Sono in arrivo due appuntamenti elettorali importanti: cosa si aspetta dal centrosinistra tra amministrative ed europee?

"Conferme, in primis. E poi, a livello locale, di ottenere la fiducia della maggioranza degli elettori per tornare a governare anche quei Comuni che presentano un grado di complessità elevato. Penso poi che il risultato di Pescia debba rappresentare un esempio di come la giusta proposta possa battere il populismo. Un risultato straordinario, considerando il contesto in cui è maturato. Le nostre amministrazioni comunali devono continuare ad essere improntate a valori di solidarietà, ma serve un impegno anche da parte della segretaria nazionale, per rafforzare questo “nuovo“ Pd agli albori".

L’elettorato pistoiese, anche a livello provinciale, può ancora considerarsi di sinistra come lo era sino a pochi lustri fa?

"Direi che dal 2018 il voto politico sembra delineare una maggioranza di centrodestra, e questa è veramente una novità. Ma a livello locale, il quadro è completamente diverso. Non mi piacciono le etichette e un territorio non va “etichettato“. Ma la Toscana ha pagato maggiormente la crisi del 2008 in termini di settore manifatturiero e da allora c’è stato evidentemente un riverbero di voti. Ma se il centrosinistra si rinnova può continuare a vincere. Il consenso dell’elettorato va guadagnato giorno dopo giorno, perché di fatto non esiste più il voto ideologico. E lo dice chi ha iniziato a far politica da consigliere comunale d’opposizione, durante una legislatura guidata da un sindaco di Alleanza Nazionale". Questione rifiuti: come trovare un compromesso fra la carenza di impianti e le richieste dei cittadini che chiedono bollette più leggere? E cosa pensa del futuro dell’inceneritore di Montale, che sta facendo discutere anche in campagna elettorale?

"Il nostro Piano Regionale indica gli obiettivi sull’economia circolare: non solo smaltimento, ma anche recuperare i rifiuti come risorse. E all’interno di questo obiettivo ci sono le comunità d’ambito. Mi pare che per l’impianto di Montale sia stata presa una decisione che lascia al momento aperte una serie di opzioni: il Piano regionale prende atto della scelta che c’è sul territorio e che si svilupperà. I Comuni hanno creato le condizioni, da proprietari dell’impianto ne sono sovrani. Ma resterà importante il dialogo con le comunità locali: la Regione terrà conto conto del responso della popolazione, come in tutti gli altri casi".

Giovanni Fiorentino