Partecipare, rendersi attivi, esercitare la creatività e restituire bellezza. Ancora una volta l’arte dimostra nel concreto una delle proprie funzioni, riabilitare e promuovere salute e lo fa nell’ambito del progetto dell’Atelier Mutaforma a cura di Lucia Mazzoncini e Ldb, con la Cooperativa Intrecci assieme all’unità funzionale complessa Salute Mentale Adulti dell’area pistoiese, diretta da Riccardo Dalle Luche, inserita nell’Area salute mentale diretta da Giuseppe Cardamone. Da anni l’unità funzionale realizza atelier per i propri assistiti, dove l’arte è praticata nelle sue forme con scopi terapeutici-riabilitativi. Ma quel che accadrà per la prima volta è che le opere degli artisti e delle artiste che frequentano i laboratori troveranno spazio nei luoghi pubblici della città, attraverso un progetto che dal mese di marzo in poi si articolerà diverse fasi. A ispirare agli artisti dell’Atelier è stata la lettura del libro di Maria Zambrano "Chiari del bosco", un testo composto da figure alimentate dalla fantasia e che ha dato nome al progetto. Primo luogo pubblico d’espressione sarà il parco di Monteoliveto con il suo bocciodromo: le opere realizzate con diversi materiali verranno collocate all’aperto, in una mostra temporanea e sarà dipinto un murale come già avvenuto al circolo Arci delle Fornaci nel 2022. In quella occasione i ragazzi del Centro diurno Villino Desii realizzarono un murale dal titolo "La delicatezza al comando", in un disegno in cui fiori e piante si intrecciano assieme a un dito che indica una rosa gigante e che ripropone un inedito giudizio universale, ispirato a "La nazione delle piante" del botanico Stefano Mancuso.
Anche in quell’occasione furono coinvolti Ldb e Lucia Mazzoncini, con il supporto delle educatrici Costanza Cappellini e Patrizia Cusimano, dell’atelier di arti espressive del Villino Desii, della coop Intrecci e del circolo Arci Le Fornaci. Le opere e il loro significato saranno condivise con la cittadinanza con l’organizzazione di eventi e incontri anche con l’artista Ldb, la cui inconfondibile impronta è visibile da tempo in città a restituire nuovo senso e bellezza a grigi e degradati muri (ma non solo) urbani. Il progetto, prevedendo di sviluppare un’esperienza aperta alla popolazione sarà itinerante: altre opere. come a esempio bandiere o vele a tecnica mista, cucite e dipinte, saranno issate in diversi luoghi della città. I laboratori sono coordinati da Simone Pedri.
"Le nuove esposizioni sono un’ulteriore tappa di un percorso che vuole creare un ponte e possibilità di scambi tra la salute mentale e la città – ha commentato Anna Maria Celesti, presidente della Società della Salute di Pistoia e vicesindaco – e mi complimento con gli operatori per questo progetto di arte-terapia che è di grande respiro collettivo. Esso ha pertanto il pieno sostegno della Società della Salute pistoiese e dell’amministrazione comunale anche perchè le opere serviranno ad abbellire la nostra città e a sviluppare altri momenti di socialità e inclusività".
l.m.