Anno santo iacobeo, Il 9 gennaio 2021 si aprono le celebrazioni

La Santa Sede ha concesso la possibilità dell'apertura della Porta Santa alla chiesa di Pistoia. "La nostra città e Santiago di Compostela unite da un legame profondo"

Il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli (Luca Castellani/Fotocastellani)

Il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli (Luca Castellani/Fotocastellani)

Pistoia, 20 novembre 2019 - Inizieranno con l'apertura della Porta Santa, il 9 gennaio 2021, le celebrazioni per l'anno santo iacobeo. La conferma è arrivata per bocca del vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli, che ha annunciato pubblicamente l'annuncio della Santa Sede: "E' stata accordata alla chiesa di Pistoia la possibilità dell’apertura della Porta Santa e la concessione dell’indulgenza plenaria ai pellegrini che la attraverseranno". Il programma presentato propone alcuni momenti salienti: l’apertura della porta Santa, appunto, il 9 gennaio 2021; il pellegrinaggio delle diocesi Toscane sulla reliquia di S. Jacopo (21 giugno, memoria liturgica di sant’Atto), le celebrazioni iacobee (18-25 luglio); la chiusura della porta Santa e dell’anno santo il 27 dicembre 2021, festa di S. Giovanni Evangelista, fratello di Giacomo. L’Anno Santo iacobeo si svolgerà in parallelo con Santiago, dove si celebra ogni volta che la festa liturgica di San Giacomo apostolo – il 25 luglio – cade di domenica.

«La sede principale del giubileo sarà Santiago de Compostela – ha spiegato il vescovo Tardelli – con cui la diocesi di Pistoia è storicamente legata fin dal 1145, quando l’allora vescovo Diego Gelmirez concesse al vescovo di Pistoia Atto, un’insigne reliquia del corpo di S. Giacomo. Dalla metà del dodicesimo secolo si è così stabilito in Pistoia un culto all’apostolo che ha inciso profondamente nella vita e nello sviluppo della città, facendo fiorire opere d’arte straordinarie, unite a grandi opere di carità. Questo Anno Santo permetterà di riscoprire la bellezza della fede testimoniata dagli apostoli: ci saranno tante occasione concrete di apertura alla grazia e alla misericordia di Dio attraverso l’indulgenza e quanto essa richiede: confessione, preghiera e partecipazione ai sacramenti».

«Una vicinanza spirituale e fraterna lega la nostra chiesa a quella di Santiago – ha ricordato don Luca Carlesi, arciprete delle cattedrale di Pistoia -. Nei mesi scorsi ci sono stati molti contatti con i nostri confratelli Compostelani e io stesso, con una delegazione di Pistoia, ho avuto modo di parlare con i rappresentanti del capitolo della Cattedrale di Santiago, che hanno da subito espresso grande gioia per la notizia dell’apertura della Porta Santa a Pistoia. Questo dialogo fraterno vuole essere il punto di partenza per avvicinare sempre di più le nostre realtà che sono a tutti gli effetti due grandi centri di spiritualità d’Europa». Non mancherà l’attenzione anche alle iniziative culturali e di approfondimento del culto iacobeo: largo spazio al tema dell’accoglienza, dei pellegrinaggi e alla riscoperta dei cammini come esperienza pastorale di avvicinamento alla fede. Sempre nello spirito iacobeo, incentrato sull’attenzione e l’amore verso gli ultimi, la diocesi sta già riflettendo sulla possibilità di dare vita a un’opera segno concreta, come eredità dell’anno santo, in favore dei poveri e degli emarginati. Allo studio anche un pellegrinaggio diocesano a Santiago.

«L’anno Santo Iacobeo è un’occasione importante per la nostra città - ha aggiunto il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi - e da mesi aspettavamo la notizia dell’apertura della Porta Santa che oggi il Vescovo ha reso ufficiale. L’Amministrazione comunale sarà ente capofila nell’organizzazione di alcune iniziative, a carattere chiaramente diverso da quelle della Diocesi, che saranno centrali nel 2021. Da tempo stiamo infatti lavorando per rafforzare l’ “amicizia” con Santiago di Compostela: un legame che sarà valorizzato a partire dai prossimi giorni, con l’apposizione di un cippo in via degli Orafi alla presenza di una delegazione della Galizia, in visita a Pistoia proprio nell’ambito dei rapporti coltivati dall’assessorato alle tradizioni Iacopee. Il programma del 2021 dovrà trovare una condivisione piena nella città. È essenziale, infatti, che prima di tutto siano i cittadini di Pistoia a percepire questa occasione: dovremo per questo essere bravi anche noi, come Comune, ad allargare i momenti di confronto e di decisione alle associazioni e alle diverse anime della città».