REDAZIONE PISTOIA

Ambulanti, la disperazione torna in piazza: "Stanchi di essere ignorati"

Protesta collettiva di tutti i colleghi toscani del settore il 19 aprile a Firenze: "Lavoriamo all'aperto, lasciateci allestire anche in zona rossa"

L'ultima recente protesta degli ambulanti in piazza Duomo (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 16 aprile 2021 - Sfiniti dai continui tira e molla, angosciati da un futuro a tinte tutt’altro che rosee, gli ambulanti di Pistoia e Prato tornano a darsi appuntamento in piazza e lo fanno a Firenze, lunedì 19 aprile alle 16 in piazza della Signoria, insieme ai colleghi provenienti da tutta la Toscana, per dare voce ad un settore che nell’ultimo anno è stato più volte ignorato dalle Istituzioni. All’iniziativa, promossa da Fiva-Confcommercio e Anva Confesercenti, parteciperanno Giacomo Errico, presidente di Fiva-Confcommercio nazionale e Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana. Sono inoltre stati invitati il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Caterina Bini, i parlamentari rappresentanti del territorio regionale, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella.

“Mercati e fiere sempre aperti, anche in zona rossa: il nostro lavoro si svolge all’aria aperta e con l’applicazione dei protocolli anti-contagio per il settore, non c’è ragione per imporci continui stop. Stano uccidendo il settore – è questo l’allarme lanciato da Marco Lomi, presidente Fiva Pistoia e Stefano Castellani, omologo per Prato –. Siamo stanchi di essere ignorati: non abbiamo ricevuto sostegni e i fieristi non lavorano da più di un anno. Purtroppo l’emergenza sanitaria è ancora in corso e non va sottovalutata, ma il futuro non è chiudere le attività e condannarle a morte. Non possiamo essere noi a pagare l’inefficienza della campagna vaccinale e dell’intera gestione del Governo della pandemia. Vogliamo lavorare e possiamo farlo, tutelando noi stessi, i nostri dipendenti e i clienti. Lunedì saremo a Firenze per chiedere la sospensione dei contributi, l’esenzione dal Durc e dal pagamento del suolo pubblico e della Tari per tutto il 2021, ma anche il rinnovo delle concessioni fino al 2032 e sostegni realmente efficaci per fieristi e ambulanti dei mercati turistici, i più colpiti dalle misure anti-Covid”.