
La veterinaria Ilaria Ballotti
Pistoia, 16 maggio 2016 - Quando ha visto la sua cagnolina Emily annusare un boccone di carne si è subito insospettita e glielo ha tolto dalla bocca. Ma la sorpresa è stata grande quando si è accorta che si trattava non di un avanzo, ma di un’intera braciola, oltretutto ripiena di macinato, che era stata lasciata lungo la ciclabile che costeggia la Brana, nel tratto tra Porta San Marco e il viale Italia.
A lanciare l’allarme è stata ieri mattina Ilaria Ballotti, medico veterinario, che ha immediatamente avvisato la polizia municipale di Pistoia, il servizio veterinario dell’Asl e il sindaco Samuele Bertinelli. Questa mattina, la polpetta sospetta sarà analizzata dai medici del servizio veterinario dell’Asl, ma nel frattempo la dottoressa Ballotti vuole mettere in guardia tutti quelli che si trovino a passeggiare con i propri cani lungo la Brana. "Fate attenzione – avverte la dottoressa Ballotti – perché potrebbero esserci altri bocconi come quello che ha trovato il mio cane".
D’altra parte, non è la prima volta che bocconi avvelenati vengono lasciati nei luoghi frequentati dai proprietari di cani o destinati ai gatti del quartiere. "Altre segnalazioni mi sono arrivate dal Villaggio Belvedere, dalla zona di Pistoia Nuova e da Sarripoli – racconta la dottoressa Ballotti – La mia cagnolina non ha fatto in tempo a mangiare il boccone, perché fortunatamente io glielo ho tolto subito, ma insospettisce il fatto che la braciola fosse tra l’erba, proprio accanto alla staccionata che divide dalla ciclabile, quindi in una zona in cui non si può immaginare che si facciano pic-nic o barbacue. In ogni caso, è bene che i padroni dei cani o gatti conoscano la sintomatologia, per poter aiutare i propri animali in maniera tempestiva – spiega la dottoressa – Se l’animale viene a contatto con pesticidi, di solito ha una reazione nelle ore immediatamente successive all’assunzione della sostanza, reazione che si manifesta attraverso vomito, tremore e convulsioni.
Più complicato è intervenire quando l’animale ha assunto veleno per topi, che provoca invece un’emorragia interna. In quel caso, l’animale non vomita, ma il padrone può accorgersi della sua sofferenza, se lo vede molto prostrato. In tutti questi casi, è bene portare il proprio animale immediatamente in un ambulatorio veterinario, dove verrà curato con una flebo endovena a base di cortisone e vitamine. L’assunzione di veleni può avvenire anche in luoghi apparentemente sicuri – chiarisce la dottoressa Ballotti – La scorsa settimana, ero di guardia nel mio ambulatorio e mi è stato portato un cane che si era intossicato perché aveva bevuto nella pozza del giardino di casa. Era accaduto che il vicino aveva dato un lumachicida nel proprio orto e un residuo era finito nelle acque confluite nel giardino accanto".