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Adolescenti sempre più fragili: a Pistoia cresce la richiesta di aiuto psicologico

Ansia, isolamento, dipendenze digitali e uso di psicofarmaci: secondo un’indagine dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, il disagio giovanile è in aumento. Gulino: “Serve una rete solida tra scuole, famiglie e servizi per prevenire e intervenire”.

Ragazzi sempre più depressi e ansiosi

Ragazzi sempre più depressi e ansiosi

Pistoia, 23 giugno 2025 – Sono sempre più preoccupanti i segnali che arrivano dal mondo giovanile.

Ecco che cresce in provincia di Pistoia la domanda di supporto psicologico da parte degli adolescenti, sempre più spesso in difficoltà a causa di ansia, problemi relazionali e sintomi depressivi. È quanto emerge dall’indagine dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, realizzata in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba dell’Università di Firenze.

L’indagine è stata svolta su un campione di 644 professionisti di tutta la regione, intervistati in relazione al periodo marzo 2023 – marzo 2024. Per ogni provincia, i professionisti coinvolti sono stati tra il 6 e il 12% degli iscritti all’Ordine. I dati rilevati in provincia di Pistoia si collocano in linea con il dato regionale.

Adolescenti i più esposti al disagio, seguiti dai giovani adulti

Secondo i professionisti che operano nella provincia di Pistoia, le richieste di assistenza sono in aumento in primis per gli adolescenti (lo riporta il 71% dei professionisti), seguiti dai giovani adulti (lo riporta il 56%) e dai bambini (il 50%). Tra gli adolescenti, le problematiche più rilevate dai professionisti che si occupano di questa fascia di età sono l’ansia (dal 90% dei professionisti), i problemi relazionali (da 84%) e le dipendenze digitali (dal 74%). Secondo i professionisti, anche nei giovani adulti i sintomi ansiosi (rilevati dal 94%) e le difficoltà relazionali (dall’80%) impattano notevolmente.

Dipendenze digitali e abuso psicofarmaci: un quadro preoccupante

Secondo i professionisti intervistati, si registra un aumento delle dipendenze, soprattutto tra adolescenti e giovani adulti. Tra gli adolescenti, il 72% degli psicologi segnala un uso problematico di internet e dei videogiochi. Anche tra i giovani adulti questi comportamenti sono presenti: il 62% dei professionisti segnala l’uso eccessivo di internet e il 32% dei videogiochi. Nella popolazione adulta, invece, prevalgono le dipendenze da alcol (riportate dal 48% dei professionisti) e di prodotti con tabacco (dal 53%).

Uso di psicofarmaci, adulti al primo posto

Critico anche il dato sull’uso di psicofarmaci. Il 42% dei professionisti che seguono adolescenti ne segnalano l’uso, con prevalenza di antidepressivi e ansiolitici. Percentuali più elevate sono riscontrate tra i giovani adulti (lo segnala il 61% dei professionisti che segue questa fascia di età) e gli adulti (il 63%), che utilizzano in particolare antidepressivi e stabilizzatori dell’umore. Il fenomeno riguarda anche la fascia degli anziani: il 58% dei professionisti lo rilevano nei pazienti seguiti.

Disturbi alimentari sempre più diffusi tra i giovani

Il 56% degli psicologi che opera sul territorio pistoiese evidenzia poi la presenza di disturbi del comportamento alimentare nella fascia di età degli adolescenti, con maggior diffusione dell’anoressia nervosa. Nella fascia dei giovani adulti, la percentuale di professionisti che rileva il disagio sale al 59%, con un maggior numero di casi di binge eating disorder.

“Nel territorio pistoiese – osserva Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – il disagio psicologico colpisce in modo trasversale tutte le fasce d’età, ma si evidenzia una fragilità crescente tra adolescenti e giovani adulti. In queste categorie si concentrano molte delle criticità legate ad ansia, depressione, uso di sostanze e dipendenze digitali. È fondamentale rafforzare le risposte, con azioni coordinate tra scuola, servizi territoriali, famiglie e professionisti, per costruire una rete capace di prevenire e intervenire precocemente. La salute mentale dei giovani è una priorità che non possiamo permetterci di trascurare”.