Anche il celeberrimo scienziato Leonardo da Vinci ha più volte menzionato il Padule di Fucecchio, sia nel disegno a inchiostro della Valdinievole del 5 agosto 1473 che si trova nella Galleria degli Uffizi, frutto di ricordi di luoghi a lui familiari, sia negli studi idrografici sul corso dell’Arno. Le acque calme disegnate da Leonardo nel Paesaggio, acque calme, senza corrente, che bagnano una pianura segnata dalle coltivazioni, si trovano ai piedi di rilievi come il colle di Monsummano Alto con il suo castello e tanti altri centri fortificati. Ma se guardiamo attentamente, si possono vedere anche le caratteristiche prue ricurve dei navicelli, le imbarcazioni più grandi usate per il trasporto di merci e persone, che solcavano il padule fino al secolo scorso. Nella mente del genio, inoltre, a partire dall’inizio del ‘500, era presente il grandioso progetto per la deviazione delle acque dell’Arno da Firenze attraverso Prato, Pistoia, Serravalle e la Val di Nievole e che interessava anche il lago di Bientina.
Ma fu proprio in questo stupendo scenario che durante la Seconda Guerra Mondiale, il 23 agosto 1944, si consumò una terribile strage. Ne sono una testimonianza le numerose lapidi che possiamo trovare lungo gli argini e che ricordano le 174 persone brutalmente uccise dalla furia dell’esercito tedesco in ritirata verso la zona appenninica.