Accusa di maltrattamenti. Condannato per stalking

La sentenza: un anno e tre mesi. Pena sospesa: seguirà un percorso al Cam

Accusa di maltrattamenti. Condannato per stalking

Accusa di maltrattamenti. Condannato per stalking

Ha affrontato un processo per maltrattamenti in famiglia e per lesioni. Accuse pesanti, che sono scaturite dalla denuncia presentata dalla sua ex compagna prima quando erano in vacanza in Campania, e poi una volta rientrati a Pistoia, in questura. La donna aveva raccontato di essere stata colpita dal fidanzato con un pugno in testa, e poi minacciata di morte. "Ti farò soffrire, ti ammazzo", le avrebbe detto lui in una delle loro frequenti liti. Questo episodio sarebbe avvenuto nell’agosto del 2021, quando la coppia era in vacanza a Pompei. In un’occasione, le avrebbe poi tappato la bocca con le mani, per impedirle di chiedere aiuto. Lui, 30 anni, italiano, ha affrontato il processo, difeso dall’avvocato Ada Alia del foro di Pistoia. Poco dopo la denuncia della donna, era scattata anche la misura di avvicinamento disposta dal gip. La scorsa settimana il giudice Pasquale Cerrone ha letto la sentenza. L’uomo è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione per il reato di stalking. Dovrà inoltre versare una provvisionale di seimila euro in favore della parte offesa e coprire le spese legali della parte civile. La pena è stata sospesa a condizione che l’imputato segua un percorso in uno dei Centri anti violenza e maltrattamenti che si trovano nella nostra provincia, ma anche a Prato e a Firenze.

"La nostra intenzione è comunque quella di presentare il ricorso in appello – ha spiegato l’avvocato Ada Alia – In ogni caso, anche questo primo passo è stato per noi molto importante, perché il giudice ha riqualificato il reato in stalking (articolo 612 bis del codice penale). Sono perciò decadute le accuse di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali". Il pubblico ministero aveva chiesto per l’uomo una condanna a tre anni di reclusione. Il legale di parte civile, l’avvocato Ciapele, aveva chiesto il risarcimento dei danni e una provvisionale di 50mila euro. L’avvocato Ada Alia ha invece ribadito l’estraneità dell’uomo ai fatti: più volte il giovane si sarebbe lamentato del fatto che la fidanzata lo accusasse senza motivo, anche urlando in strada per attirare l’attenzione. La loro relazione era stata fin da subito piena di incomprensioni e la convivenza era durata appena tre settimane.

M.V.