
Molestate sessualmente mentre sono ospiti di una struttura protetta per minori. Una vicenda che fa accapponare la pelle, emersa dai racconti delle stesse vittime, tre ragazzine minorenni che si sono confidate con altri operatori della struttura dove avevano trovato rifugio per sfuggire a una situazione pregressa già di per sé complicata. E’ quanto emerso dallE indagini della Procura di Prato, condotte dalla squadra di pg della polizia municipale che un paio di giorni fa ha recapitato la misura cautelare del divieto di avvicinamento a un uomo di 42 anni, residente in provincia di Pistoia, che faceva l’operatore all’interno della casa di accoglienza per minori a Prato.
La misura cautelare è stata chiesta dalla Procura e concessa dal gip in tempi rapidi vista la gravità delle accuse che vengono mosse dalle tre giovanissime, una di età inferiore a 14 anni, un’altra di 14 anni e mezzo e l’ultima di poco più grande, ma non ancora maggiorenne.
L’indagine è all’inizio e su tutte la vicenda vige il massimo riserbo per non rendere identificabili le tre piccole vittime. La misura cautelare è stata fondamentale per allontanare l’uomo dalla casa protetta dove le tre minorenni vivono. L’accusa è di violenza sessuale aggravata dall’età delle vittime.
Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe fatto avances e toccato nelle parti intime le tre ragazzine all’interno della struttura di accoglienza. I fatti risalirebbero ai mesi scorsi e sono emersi grazie ai racconti spontanei che le tre ragazze si scambiavano fra loro. Diventando le "attenzioni" dell’uomo sempre più insistenti, le tre si sono fatte coraggio e hanno raccontato quanto successo ad altri operatori. L’uomo, attualmente disoccupato, avrebbe con il tempo sfruttato la possibilità di avere contatti diretti con le minorenni riuscendo a carpire la loro fiducia grazie al rapporto che si era instaurato all’interno della casa protetta.
La polizia municipale ha perquisito l’abitazione dell’indagato, dopo aver acquisito e approfondito una serie di riscontri e testimonianze sulla vicenda. La perquisizione è stata estesa anche a Prato grazie alla collaborazione dei colleghi del comando di piazza Macelli. L’uomo comparirà di fronte al gip nei prossimi giorni per l’interrogatorio di garanzia.
L.N.