MICHELA MONTI
Cronaca

Abilitazione al sostegno. Una speranza per i precari. Nuovi percorsi formativi. Ci sono i bandi, i dettagli

Le lezioni dovrebbero prendere il via entro la fine di luglio. Ecco come funzionano

Le lezioni dovrebbero prendere il via entro la fine di luglio. Ecco come funzionano

Le lezioni dovrebbero prendere il via entro la fine di luglio. Ecco come funzionano

PISTOIADopo anni di precariato e supplenze spesso svolte in situazioni complesse, per centinaia di insegnanti pistoiesi si apre una concreta possibilità di abilitazione sul sostegno grazie ai nuovi percorsi formativi promossi da Indire e previsti dalla normativa. I bandi, pubblicati il 25 giugno, si rivolgono sia ai docenti con almeno tre anni di servizio sul sostegno — i cosiddetti triennalisti — sia agli specializzati all’estero in attesa di riconoscimento. Un’ampia platea che include molti insegnanti in servizio nelle scuole del capoluogo e del territorio provinciale, dalla montagna alla Valdinievole.

I percorsi dovrebbero prendere il via già entro la fine di luglio, una tempistica dettata dalla necessità di concludere tutte le attività previste — lezioni, laboratori, verifiche — in almeno quattro mesi. Nonostante la pausa estiva, l’urgenza di garantire l’abilitazione in tempi utili per il prossimo anno scolastico ha spinto verso un avvio così ravvicinato. Tuttavia, l’effettiva partenza resta subordinata alla pubblicazione del decreto ministeriale che autorizzerà i posti: i bandi sono stati emanati ’nelle more’, cioè in attesa del provvedimento ufficiale del Ministero.

La formazione si svolgerà in modalità online ma in forma sincrona, con una piccola quota di attività — non superiore al 10% del monte ore — fruibile in asincrono. I laboratori saranno anch’essi online, ma obbligatoriamente in diretta. Le regole sono stringenti: il limite massimo di assenze è fissato al 10% del totale, non è previsto il riconoscimento di crediti formativi da altri percorsi accademici e ogni insegnamento e laboratorio si concluderà con un esame in presenza, valutato in trentesimi. A fine percorso è previsto un esame finale conclusivo. Per il mondo della scuola pistoiese si tratta di un’occasione molto attesa. Tanti docenti che hanno lavorato per anni con alunni con disabilità, spesso senza un titolo specifico ma con esperienza concreta sul campo, vedono ora la possibilità di formalizzare il proprio profilo professionale. Un’esigenza particolarmente urgente in un territorio come il nostro: Pistoia è infatti la provincia toscana con il più alto tasso di disabilità in classe, un dato che rende il sostegno un ambito chiave per il funzionamento quotidiano delle scuole, dalla primaria fino alle superiori.

L’inizio delle attività, come specificato da Indire, potrà subire modifiche o slittamenti, motivo per cui è fondamentale che gli interessati continuino a monitorare i siti ufficiali di Indire e delle università coinvolte. Ma l’impressione, ormai chiara, è che il percorso sia tracciato. E che, per molti precari della provincia di Pistoia, si stia finalmente aprendo uno spiraglio verso una maggiore stabilità e un futuro nella scuola pubblica costruito su basi più solide.

Michela Monti