
Tutti i protagonisti dell’inaugurazione del centro “Civico569”
PISTOIASono state aperte le porte del "Civico 569", il nuovo centro giovani del Bottegone, finanziato attraverso il bando periferie del Ministero dell’Interno, che si pone come obiettivo quello di offrire ai giovani, nella fascia di età 15-29, una struttura dotata di attrezzature all’avanguardia, dall’innovativa Sala Immersiva alla postazione per la registrazione dei podcast. Uno spazio completamente rinnovato, nel quale i giovani possano sviluppare competenze trasversali che vanno dall’intelligenza artificiale all’uso di nuove tecnologie, ma che svolgerà anche la funzione di incubatore di imprese, mettendo a disposizione dei giovani gli strumenti necessari per avviare una start up, e di punto di aggregazione per favorire l’inclusione, la coesione e la costruzione di legami sociali.
"Quello che apriamo oggi non è solamente uno spazio dedicato ai ragazzi, ma è prima di tutto un presidio che porterà benefici a tutta la comunità del Bottegone e anche a Pistoia – ha detto il sindaco Alessandro Tomasi – Sono convinto che nel quadro complessivo questo spazio avrà un impatto positivo, e sarà un luogo di incontro e crescita per i più giovani. Il nostro obiettivo era ed è quello di far vivere pienamente questo centro rendendolo anche un punto di riferimento per le aziende della zona e i giovani professionisti".
"Il nuovo Civico 569 sarà uno spazio dedicato prioritariamente ai giovani, che qui potranno contare su attività e laboratori utili per la loro crescita professionale ma anche per scoprire sé stessi e capire ciò che amano fare. Per poter offrire più opportunità coinvolgeremo anche le realtà del territorio" ha commentato la vicesindaca e assessore alle Politiche di inclusione sociale, Anna Maria Celesti, secondo la quale "è però importante ricordare che qui saranno accolte anche le voci delle persone ’diversamente giovani’, per favorire l’incontro di esperienze, entusiasmi e dinamismi diversi e promuovere l’invecchiamento attivo".
"Qui rinasce l’attività dell’Aquilone. Puntiamo ai giovani perché hanno bisogno di essere ascoltati. Proprio i giovani hanno scelto il nome che adesso ha la struttura, e ora siamo pronti ad accoglierli" ha detto Alessandro Soldi di Intrecci Cooperativa Sociale e direttore del progetto, aggiungendo che "oggi la maggioranza dei bambini inizia la scuola senza sapere quali potranno essere i lavori del futuro. In questo spazio noi cercheremo di accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita e di sviluppo delle competenze, e nel farlo punteremo anche ai Neet, a quei ragazzi che non studiano né lavorano e che sono disillusi dal mercato del lavoro".
Come spiegato da Federico Pierattini, di Intrecci, il centro avvierà le sue attività lunedì 16 giugno e sarà aperto dal lunedì al sabato, offrendo attività gratuite (previa prenotazione) negli ambiti più disparati, dalla tecnologia fino alla danza e alla musica. "Organizzeremo la nostra proposta anche sulla base di quanto ci indicheranno i ragazzi" aggiunge.
Corrado Ciampi