"Siamo stati 36 ore senza luce, i danni sono stati enormi". È questo il grido d’allarme lanciato da Maura Traversari, proprietaria del bar ristorante "Le delizie di Brembo" in località Piteglio. La prolungata interruzione di corrente risale alle scorse settimane, quando il paese è rimasto letteralmente al buio per un giorno e mezzo. "Il guasto elettrico ha riguardato altre località della Montagna pistoiese – racconta Maura – ma molti paesi si sono riusciti a limitare i danni grazie ad un generatore d’emergenza. Noi purtroppo ne siamo privi e proprio per questo voglio fare un appello ad Enel affinché possa darci una mano quanto prima. Per quanto riguarda il ristorante i danni subiti ammontano ad oltre 6mila euro. Avevo una prenotazione di un gruppo di trenta persone che ovviamente ho dovuto annullare e inoltre abbiamo dovuto buttare via praticamente tutti prodotti surgelati che avevamo nel locale. Il tentativo di salvare il salvabile c’è stato, donando per quanto possibile il cibo agli alluvionati, ma quel che si è verificato resta un disservizio enorme".
Il problema si è verificato nuovamente nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, con la luce che è tornata nelle case solo a notte inoltrata: "A Piteglio gran parte degli abitanti sono anziani – prosegue Traversari – con molti ultraottantenni. Tante persone sono state costrette a cenare con lumicini e candele e altre hanno riscontrato grandi difficoltà nel compiere anche soltanto delle semplici azioni quotidiane. In un paese come il nostro non è possibile restare al buio per così tante ore. Fortunatamente stavolta sono riuscita ad evitare il peggio grazie al generatore d’emergenza, ma temo che questo disagio possa ben presto verificarsi nuovamente". Nonostante la segnalazione puntualmente effettuata, Traversari chiede un aiuto più concreto da parte di Enel: "Quando li contattai mi dissero che in un paio di ore avrebbero risolto e lo ripeterono per tre o quattro volte. E alla fine siamo arrivati a dover stare 36 ore senza luce. Ciò che tutta Piteglio chiede è un occhio di riguardo per la nostra situazione – conclude: non vogliamo più rischiare di rimanere al buio".
Michele Flori